Nel primo trimestre del 2017 le esportazioni svizzere in Russia sono aumentate del 26%, toccando i 490 milioni di dollari. In compenso le importazioni si sono ridotte del 42%, per un totale di poco più di 60 milioni di dollari. Lo ha comunicato il Servizio doganale federale della Svizzera.
Il saldo positivo del bilancio commerciale tra i due paesi nel trimestre gennaio-marzo è stato di 429 milioni di dollari, si sottolinea nei documenti dell'ente.
In marzo le esportazioni dalla Svizzera in Russia sono schizzate in avanti del 30%, per un totale di 191 milioni di dollari. Anche le forniture russe sono cresciute del 5,4%, arrivando a 23 milioni di dollari.
La Svizzera non è uno stato membro dell'Unione europea e le autorità del paese hanno dichiarato di mantenere una posizione di neutralità riguardo alle sanzioni antirusse. Nel 2014 Berna ha introdotto delle misure per evitare che il territorio della Svizzera potesse essere utilizzato per aggirare le sanzioni da parte dei partner commerciali. A quasi 100 cittadini russi e circa 20 compagnie è stato proibito di effettuare operazioni finanziarie nel paese.
Ricordiamo che il 20 aprile il politico italiano Sergio Divina, rappresentante della Lega Nord, ha dichiarato che dal momento dell'introduzione delle sanzioni antirusse l'Italia ha perso dai 3,6 ai 4 miliardi di euro.
Berna, Zoja Oskolkova
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