La polizia ha rinvenuto un deposito di resti umani in un appartamento di un abitante di Mosca. Il proprietario dell'insolita collezione è risultato essere un biologo ventottenne di nome Pavel.
Le forze dell'ordine hanno trovato le ossa per caso mentre stavano facendo una verifica nell'appartamento dopo aver letto in Internet un annuncio per la vendita di uno scheletro di delfino. Gli agenti di polizia avevano fissato un incontro per vedere, in qualità di possibili compratori, l'insolito oggetto e capire come fosse finito a casa del giovane.
Entrati in casa di Pavel, gli agenti hanno visto che lo scheletro di delfino se ne stava appeso al soffitto. Ma questa scoperta è passata in secondo piano rispetto a quello che è apparso davanti agli occhi dei tutori dell'ordine: il giovane aveva letteralmente trasformato il suo appartamento in un deposito di resti umani. Oltre a varie ossa scompagnate i poliziotti vi hanno trovato anche uno scheletro intero.
Alle loro domande Pavel ha spiegato di collezionare ossa per interesse scientifico, essendo lui un biologo. In cerca di resti umani egli va spesso in Crimea. Secondo il giovane infatti proprio nella penisola le onde spesso portano a riva delle ossa.
Secondo quanto raccontato dai vicini l'appartamento Pavel l'avrebbe ereditato dalla zia. Dei loro conoscenti hanno poi fatto notare che la sua è sempre stata una famiglia un po' bislacca, anche de del tutto inoffensiva.
Sul posto dello strano ritrovamento sono immediatamente accorse decine di esperti e medici, che hanno sequestrato tutte le ossa per disporne una perizia. Alla polizia ritengono che il biologo potrebbe aver raccolto in casa sua delle ossa di persone decedute in seguito a delitti.
Mosca, Zoja Oskolkova
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