Invitati a sorseggiare infusi in una sala per le esequie. La 'Help', un'impresa di pompe funebri di Ekaterinburg, nel tentativo di accaparrarsi i clienti ha promosso un'iniziativa a dir poco scioccante: un tè per i veterani tra corone di fiori, crocifissi e bare.
Gli anziani hanno raccontato di essere stati invitati ad una visita gratuita della città che però, ancor prima di cominciare, è giunta inaspettatamente nei locali dell'impresa funebre. Alla vista del ricco assortimento di corone, croci e monumenti in granito, pur essendo sopravvissuti alla guerra e ai suoi disastri, i reduci non hanno potuto fare a meno di impallidire quando è stato offerto loro un tè con ciambelle e cognac al limone: sembrava di prender parte ad un banchetto in onore di un defunto.
Ogni pensionato ha ricevuto in regalo un pacchetto con generi alimentari, un bouquet di fiori finti, un'icona e un coupon che dà diritto ad uno sconto del 10% sul funerale. Il 'pensiero', inoltre, era corredato da un elenco dei servizi offerti (sepoltura o cremazione) con la raccomandazione di evitare le pompe funebri che operano nel mercato nero. Ogni pacchetto era confezionato con fettucce bicolore arancione-nero per riprodurre il nastro dell'ordine di San Giorgio, usato per ornare le medaglie assegnate ai tempi della seconda guerra mondiale e divenuto quindi simbolo della vittoria dell'URSS.
L'impresa ha utilizzato anche il sito internet per pubblicizzare l'iniziativa rivolta ai veterani della Grande Guerra Patriottica (così viene chiamata in Russia la seconda guerra mondiale) che si intitola: «Buona Giornata della Vittoria, cari veterani!". Proprio attraverso il web veniva annunciato che ai vincitori della Grande Guerra sarebbe stato offerto un tè, donati nastri di San Giorgio, generi alimentari e un bouquet di fiori finti per la commemorazione dei parenti defunti.
Tutto ciò perché – si legge – «Ricorderemo e saremo sempre grati a coloro che hanno difeso la libertà e l'indipendenza della nostra Patria in nome delle generazioni future!".
I malcapitati a questa «gita nell'altro mondo», com'era logico aspettarsi, non hanno gradito la trovata di marketing. I presenti hanno detto che gli anziani reduci erano piuttosto scossi e nervosi.
«Perché dovrei andare lì?", si domandava in lacrime la veterana Evgenija Vjatkina: «Non ho nessun bisogno di andarci. Forse vivrò un altro po' e non ho ancora necessità di rivolgermi alle pompe funebri».
Gli organizzatori della campagna promozionale non vedono niente di tragico in questa iniziativa per promuovere i servizi dell'agenzia e invitano a prendere la questione con filosofia. È d'accordo il presidente dell'associazione degli invalidi di Ekaterinburg: «Tutti noi siamo mortali. Ognuno deve pensare alla propria vita. Oggi ci siamo e domani no – ha concluso – e a questi anziani è stata data l'opportunità di visitare l'impresa e di ricevere regali".
I titolari della 'Help' ammettono di aver agito con fini pubblicitari e il rappresentante della società definisce questo genere di campagne «di responsabilità sociale». Lo scopo non è soltanto ricordare i propri cari defunti, ma anche quello di informare la cittadinanza della speculazione sulla morte attuata dalle pompe funebri «illegali» che vengono a conoscenza, grazie a medici corrotti, dei potenziali clienti. Sembra che «gli angeli della morte» passino addirittura ad alcuni medici un «onorario» per essere informati prima di polizia e parenti.
Durante la settimana in cui si è svolta la campagna promozionale, fa notare il direttore commerciale della stessa «Help», si sono presentate circa 2mila e cinquecento persone, fra cui nove reduci. E questo perché la pubblicità viene diffusa non solo attraverso i canali tradizionali, ma anche con l'ausilio dei servizi sociali e delle associazioni per invalidi.
Come spiegato in precedenza, infatti, gli organizzatori non vedono nulla di strano in questa «festa», organizzata già da sei anni in occasione della Giornata dei genitori e quest'anno in concomitanza della celebrazione della vittoria nella Grande Guerra Patriottica.
Ekaterinburg, Ekaterina Rudnik, Vsevolod Gnetii
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