I leggendari aerei Su-24 dell'aviazione militare russa, che negli ultimi quattro decenni hanno preso parte a tutti i conflitti militari, sono stati definitivamente mandati in pensione. Pure le versioni modificate Su-24M vengono gradualmente dismesse per essere sostituite con Su-34 e Su-30SM.
Del pensionamento degli ultimi velivoli Su-24 ne hanno dato notizia gli specialisti del Centro di d'analisi di strategie e tecnologie, i quali gestiscono il blog militare e il foglio bellico della Flotta del mar Nero «La bandiera della Patria».
I bombardieri Su-24 sono stati fabbricati in serie nello stabilimento aeronautico V.P. Čkalov di Novosibirsk dal 1972 al 1983. In tutto sono stati costruiti 721 aerei di serie, esclusivamente per l'aviazione militare dell'URSS. L'utilizzo regolare dei bombardieri tattici è cominciata nel 1973-74 nei centri di studio e successivamente nelle unità armate. A partire dal 1983 è cominciata la produzione della versione perfezionata Su-24M, anche se gli Su-24 sono rimasti in servizio fino al 2010, partecipando in tutto quel periodo a tutti i conflitti armati di diversa intensità in cui sono stati coinvolti l'esercito sovietico e le forze armate russe.
Gli Su-24 hanno cominciato a essere dismessi nel 1995. Nel 2010, del modello base di Su-24 nell'aviazione russa ne erano rimasti solamente 43 in forza al reggimento speciale aeronautico d'assalto di Sebastopoli dell'aviazione della Flotta del mar Nero. Le autorità ucraine per motivi politici hanno fortemente ostacolato il rimodernamento dei mezzi militari dislocati in Crimea.
Nel 2014, dopo l'annessione della Crimea da parte della Russia, parte degli aerei è stata trasferita a Saki e integrata con tre bombardieri Su-24M. A partire dal 2015 ha preso il via il riarmo del reggimento con i nuovi caccia multifunzionali Su-30SM, di cui se ne prevedono 24 unità. Questo ha consentito di mandare finalmente in pensione i vecchi bombardieri Su-24 e di cominciare a dismettere dal reggimento anche gli Su-24M.
Saki – Mosca, Aleksej Usov
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