La guerra di informazione in Ucraina sta subendo un'escalation. Gli agenti del Servizio di sicurezza nazionale (SBU) di Kiev ricorrono ad ogni espediente per ottenere informazioni dalle retrovie dei miliziani. Uno dei prigionieri, un collaboratore del Ministero degli Interni ucraino, arrestato nel Donbass, ha raccontato che l'SBU, Servizio di sicurezza ucraino, infiltra fra i «separatisti» prostitute che, oltre a svolgere la loro 'attività' abituale, cercano di carpire informazioni segrete.
L'intervista con l'agente della sicurezza è stata trasmessa dal canale televisivo LifeNews. Viene spiegato che le ragazze, attualmente, lavorano a Lugansk e hanno il compito di fornire ai miliziani, alla polizia popolare e ai rappresentanti delle forze dell'ordine (cioè i soggetti di interesse dell'SBU) un servizio di qualità e non troppo costoso.
Tempo fa, a causa della guerra, molte prostitute avevano deciso di abbandonare il teatro delle operazioni belliche. Ma ora è in corso la selezione di nuovi gruppi di ragazze e gli agenti di sicurezza ucraini sfruttano le vecchie conoscenze dei protettori costringendo le donne a riprendere l'attività dietro la minaccia di diffondere materiale compromettente che le riguarda.
L'agente ucraino ha inoltre precisato che le «sacerdotesse dell'amore» vengono appositamente istruite dai servizi di sicurezza prima di essere inviate sul posto: «La prima fase si svolge presso l'UBPTL (Dipartimento per la Lotta contro il Crimine) a Severodonetsk. Successivamente – ha continuato lo stesso agente – nella sede dell'SBU, viene fatto un lavoro a parte con ognuna di loro. È qui che vengono preparate a cercare il giusto approccio con gli uomini. Ma non tutte vengono inviate sul campo – ha concluso – perché molte non hanno i requisiti intellettivi necessari per eseguire i compiti loro assegnati".
A Lugansk lavorano attualmente circa 20 prostitute che carpiscono informazioni da trasmettere a Kiev. Una rete di case di appuntamenti era stata organizzata molto prima dell'inizio della guerra nel Sud-Est dell'Ucraina con questa chiara finalità e le forze dell'ordine avevano esercitato il controllo su questo business molto redditizio.
Il prigioniero ha inoltre raccontato che le informazioni ricevute vengono inviate alla controparte ucraina attraverso i cosiddetti «volontari» oppure per mezzo di autisti di autobus di linea, collusi con il Servizio di sicurezza nazionale ucraino (SBU), che effettuano regolarmente viaggi nel Donbass.
Kiev, Zoja Oskolkova
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