Talvolta, la paura della crisi e del conseguente aumento dei prezzi possono indurre comportamenti compulsivi le cui conseguenze vanificano l'iniziale intento di risparmiare. Molti russi, in questo periodo, hanno acquisito l'abitudine di fare scorte di beni di primo consumo in previsione di un loro rincaro. Ma Nina Mokretsova, una pensionata di Nizhnij Novgorod, città di poco più di un milione di abitanti a 400 km a Sud-Est di Mosca, ha decisamente esagerato: confezione dopo confezione, ha finito per accumulare ben cento chili di sale! Ora la sua casa è invasa dai pacchetti, ma la pensionata per fortuna sa già che li impiegherà per cospargere i vialetti vicino alla casa e per eliminare i parassiti dall'orto in estate. Questo non è, d'altra parte, il primo episodio che si verifica: tempo fa un'altra pensionata della regione di Nizhnij Novgorod, che aveva acquistato ben 320 kg di grano saraceno, mandando in fumo l'equivalente di quattro mensilità della sua pensione, si era rivolta alle autorità locali, proponendo loro di ricomprare da lei il grano o, in alternativa, di metterle a disposizione un locale per la conservazione. Per ora, la promessa di acquisto seguita al suo appello non sembra essere stata mantenuta.
Le autorità, visti questi precedenti, raccomandano ai cittadini di non farsi prendere dal panico e di essere ragionevoli nell'accumulare scorte: a volte, tenere stretto il portafogli e, se presi dalla tentazione, girare alla larga dai negozi, può rivelarsi la migliore strategia per risparmiare.
Nizhnij Novgorod, Chiara Caccialanza
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