Alla ricerca dei «diamanti gastronomici». Nella penisola di Crimea è iniziata la raccolta dei tartufi neri, pregiatissimi tuberi che si nascondono nei sottoboschi di querce e faggi, sotto il fogliame, a volte sotto terra ad una profondità di 10-15 centimetri. Il cercatore di tartufi Dmitry Petrov, già da sette anni gusta i pregiatissimi tuberi e, grazie all'aiuto del suo addestratissimo amico a quattro zampe, in una stagione, ne raccoglie talmente tanti da lasciar credere a tutti gli altri che in Crimea non ce ne siano.
«Molte persone sono convinte che i tartufi si trovino solo in Francia e Italia, ma è risaputo che non crescono solo lì. Ce ne sono lungo tutta la costa del Mar Nero. E il mio personale record di raccolta è circa 3 chili», racconta Dmitry.
Da alcuni anni l'uomo addestra il suo cane, un fox terrier di nome Nyura, alla ricerca di tartufi. All'inizio ne metteva uno nella ciotola del cagnolino con il latte e poi lo nascondeva in ogni angolo del suo appartamento: l'odore, Nyura, adesso lo riconosce senza margine di errore.
Sulla costa del Mar Nero si raccolgono i tartufi dall'inizio della primavera alla fine dell'autunno. Il piatto preferito dei cercatori di funghi è la pasta rigorosamente italiana con l'aggiunta del «diamante gastronomico» di Crimea.
L'inverno è, invece, la stagione del tartufo bianco, considerato il più costoso al mondo. E Dmitry e il suo fido Nyura, non si lasciano certo spaventare dal clima rigido.
Simferopol, Zoja Oskolkova
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