«La tenerezza del maiale». Si chiama così il progetto presentato nell'ambito del festival «Moda e stile nella fotografia» da Serge Golovač. L'artista ha mostrato al pubblico 20 fotografie che raffigurano un'ecofattoria russa con l'obiettivo di attirare l'attenzione sullo sviluppo dell'agricoltura nel suo Paese.
La maggior parte delle foto è stata scattata in una fattoria di Uglič, a nord di Mosca. I proprietari hanno acconsentito a mostrare l'intero processo di produzione di carne e latte. Come racconta il fotografo, lui stesso, da cittadino, si è immerso in un ambiente rurale per trasmettere al pubblico della capitale le sue emozioni, scrive «Moskovskij Komsomolets».«Sono rimasto disteso per ore nel fieno perché le pecore si abituassero a me e non avessero più paura. Avevo bisogno che mi guardassero negli occhi e che, attraverso me, entrassero in contatto con il pubblico» racconta Serge Golovač parlando del processo di creazione della mostra. L'artista ha voluto in qualche modo rendere omaggio alla sua patria tramite questo progetto che mostra un'agricoltura russa in piena espansione grazie anche a queste ecofattorie. Tuttavia, le cose nella realtà non stanno proprio così: secondo il fotografo, di fatto quasi tutta l'attrezzatura è d'importazione e gli animali sono di razze straniere. «L'unica razza autoctona che ho visto lì – spiega – è quella dei bovini di Yaroslavl, peraltro incrociati con le mucche di Jersey. Come artista – ha detto – ho voluto far vedere la bellezza dello spettacolo del bestiame dimostrando che in Russia può esistere la produzione ecologica. Ma mi rendo conto che c'è ancora parecchia strada da fare», ha concluso.
Mosca, Zoja Oskolkova
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