'Ucrainofobia'. I proprietari di bar e ristoranti che portano nomi legati a temi ucraini preferiscono «ribattezzarli». Stretti tra gli effetti della crisi geopolitica, gli imprenditori vogliono proteggersi e prendere le distanze dal conflitto, modificando le insegne.
Nella città di Neftejugansk, ad esempio, ha fatto scalpore l'emblematico caso del negozio «Ucraina»: senza pensarci un attimo, i proprietari hanno modificato le lettere dell'insegna, trasformando il nome dell'emporio in «Karina». Le foto con la nuova insegna hanno ricevuto molti commenti su Internet, sia dai sostenitori che dagli oppositori all'iniziativa.
A Ekaterinburgo è stato cambiato il nome del ristorante per gli amanti della cucina russo-ucraina «Dikanka». I titolari hanno scelto un classico nome russo, Caffè «Lukomorie», che la decisione non è stata frutto della situazione geopolitica, ma il desiderio di cambiare il format del locale. Una motivazione, a detta dei cittadini, assolutamente illogica, dal momento che il vecchio nome era ormai familiare e riconoscibile, mentre ora il ristorante potrebbe perdere una buona parte della clientela persuasa che sia cambiata la gestione.
Ekaterinburgo, Zoja Oskolkova
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