L'Unione Europea non ha riconosciuto l'unificazione alla Russia di Sebastopoli e della Crimea. È questo il motivo della chiusura dei Consolati e degli uffici per il rilascio dei visti sul suo territorio. Secondo il Ministero degli Esteri russo, l'Europa, in tal modo, avrebbe limitato il diritto alla libertà di movimento del popolo crimeano e di tutti gli abitanti sul territorio, dal momento che per ottenere il visto dovranno rivolgersi esclusivamente agli uffici consolari presenti sul territorio dell'Ucraina.
In Crimea risiedono persone di etnie diverse (tatara, greca, tedesca e italiana) che, penalizzate dalle restrizioni, non potranno più recarsi nei loro rispettivi paesi d'origine o, comunque, negli stati esteri. Secondo il portavoce del Ministero degli Esteri russo, Alexander Lukashevich, non è in alcun modo giustificata questa iniziativa che colpisce nel suo insieme l'intera popolazione in maniera indiscriminata.
Nel frattempo, visto il crescente interesse dei turisti europei, gli operatori turistici di numerosi paesi sono al lavoro per aggirare le sanzioni e ampliare il ventaglio di possibilità per far visitare ai loro clienti la penisola che si affaccia sul Mar Nero. Alcune tour operator, ad esempio, offrono pacchetti nel sud della Russia nella regione di Krasnodar e, in particolare, nella città olimpionica di Sochi, e da lì – con un traghetto – i turisti avranno l'opportunità di recarsi in Crimea. Inoltre, gli operatori turistici europei e russi hanno sviluppato nuovi tour per l'«Anello d'Oro della Russia meridionale», viaggi collettivi che saranno accessibili anche ai visitatori stranieri.
L'unificazione della Crimea alla Federazione Russa ha avuto luogo dopo il referendum nel marzo dello scorso anno. L'UE ha successivamente vietato alle navi e alle compagnie aeree europee di effettuare crociere e voli sulla penisola. Solo una nave da crociera tedesca, Ocean Majesty, in autunno, ha ignorato il divieto, giungendo al porto di Yalta con a bordo 500 passeggeri, la maggior parte dei quali ha trascorso l'intera giornata a terra.
Crimea, Zoja Oskolkova
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