L'introduzione delle sanzioni occidentali contro la Crimea ha dato notevole impulso allo sviluppo del settore della moda nella penisola: quasi tutte le marche di scarpe e abbigliamento più famose a livello mondiale hanno si sono ritirate dalla regione, e ora produttori locali stanno riempendo questa nicchia di mercato, colmando il vuoto.
A due anni dall'unificazione della Crimea alla Federazione Russa, i designer locali sono riusciti a stabilire contatti con i fornitori della Russia continentale: ora, la maggior parte dei materiali utilizzati è di produzione nazionale. I designer della Crimea fanno presente che i loro prodotti sono molto richiesti in Ucraina, a condizione però che sulle etichette non deve essere indicato «Made in Crimea». «Per noi è fondamentale indicare che è made in Crimea, quindi abbiamo rifiutato l'idea di sviluppare la collaborazione con l'Ucraina», – ha detto il designer Andrey Prozheev.
I rappresentanti del settore della moda della Crimea sostengono che le sanzioni siano state addirittura utili: spianando il terreno per lo sviluppo del patriottismo interno (vestiti, scarpe e borse dei designer russi sono diventati molto popolari). Non temono nemmeno la revoca delle sanzioni e il ritorno dei brand mondiali, in quanto hanno prezzi concorrenziali.
Al fine di sostenere i produttori e gli artigiani locali, l'Associazione della moda e del design della Crimea ha inaugurato, con propri investimenti e curando aspetti organizzativi, il primo e l'unico showroom multimarca nella penisola – una sala espositiva, dove in un unico locale sono presenti tutti i designer di vestiti, scarpe e accessori della Crimea.
Ora, l'Associazione sta organizzando la settimana della moda internazionale Crimea Fashion Week. La sua inaugurazione è prevista nel 2017, dopodiché la settimana avrà la ricorrenza annuale: tale evento non solo attirerà un pubblico interessato alla moda e turisti nella penisola, ma anche contribuirà a chiamare investimenti nella produzione e nell'industria della moda della Crimea.
Sinferopoli, Liana Makoba
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