La deputata della Duma di stato della Russia Natal'ja Poklonskaja ha sbugiardato il segretario generale del Consiglio d'Europa Thorbjørn Jagland, accusandolo di speculazioni politiche. All'ex procuratore della Crimea non è piaciuta la proposta del segretario generale di inviare nella repubblica una cosiddetta «missione contro le torture».
In precedenza Jagland, rispondendo alle domande dei parlamentari dell'Assemblea del Consiglio d'Europa, aveva raccontato della sua preoccupazione riguardo alla situazione delle prigioni in Crimea e al rispetto in esse dei diritti dei detenuti. Non si è però curato di spiegare nel concreto di cosa si trattasse. Il segretario generale ha poi dichiarato che i politici europei dovrebbero «insistere per l'invio di tali missioni (per i diritti umani) in Crimea» e cercare di ottenere il permesso per i propri delegati di entrare nella regione.
La Poklonskaja ha ricordato a Jagland che in Crimea una delegazione del Consiglio d'Europa c'è già stata l'anno scorso. A capo di quella delegazione c'era Gerard Studman, l'inviato speciale del segretario generale, che aveva dato un giudizio positivo sugli «sforzi che sta intraprendendo la Federazione russa per migliorare la situazione in diversi campi, tra cui anche quello dell'istruzione». I delegati del Consiglio d'Europa si erano incontrati con le autorità, i rappresentanti delle forze di sicurezza e delle organizzazioni dei tatari di Crimea, e avevano anche apprezzato le condizioni di detenzione dei prigionieri negli istituti carcerari.
«Al suo ritorno il signor Studman ha fatto una dettagliata relazione. Tanto che al Consiglio d'Europa sono senz'altro al corrente della reale situazione in Crimea. Del fatto che la penisola si stia sviluppando in maniera dinamica e che ovviamente non c'è nessuna discriminazione su base nazionale o altro. Penso che al mondo ormai siano rimasti in pochi a credere alle «storielle horror» sulla Crimea. I politici occidentali sarebbe ora che la smettessero di speculare a questo riguardo. E se vogliono vedere la nostra splendida penisola, che lo dicano chiaramente: «Ci piace andare nella Crimea russa!"» – ha dichiarato la Poklonskaja.
In precedenza l'incaricata per i diritti umani in Crimea Ljudmila Lubina aveva criticato i rappresentanti delle organizzazioni internazionali per le loro dichiarazioni provocatorie sulla Crimea, formulate senza aver visitato la penisola e senza conoscere la vera realtà dei fatti nella regione. Secondo lei, molti di loro si basano esclusivamente sulle posizioni e sui commenti dei funzionari ucraini riguardo alla Crimea russa.
Simferopoli, Leonid Makoveckij
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