In Russia potrebbero consentire la produzione industriale del papavero da oppio per la conseguente preparazione di preparati medicinali. Lo scrive il giornale «Izvestija» rifacendosi a fonti del ministero dell'Industria e del Commercio della Federazione russa.
Secondo quanto rivelato dalle fonti, l'ente avrebbe proposto di consentire la coltivazione degli oppiacei solamente a scopi industriali e non per il consumo personale. L'interlocutore del giornale ha anche precisato che la produzione di medicinali contenenti sostanze stupefacenti sarebbe d'importanza prioritaria per lo sviluppo dell'industria farmaceutica.
Attualmente in Russia sono certificati 13 preparati oppiacei (nove di essi fanno parte della lista di quelli d'importanza vitale). Per la loro produzione le aziende statali utilizzano materia prima d'importazione, fattore che incide sul costo dei preparati.
Gli esperti stimano il mercato degli antidolorifici a base di oppio in Russia in 20-40 milioni di euro. Sia in termini monetari che per la quantità di confezioni la quota di tali preparati non supera lo 0,5% di tutto il mercato farmaceutico russo. Tuttavia tutti gli analgesici con sostanze narcotiche non costano molto, e dunque non si deve temere un aumento significativo del prezzo finale del preparato medicinale, tanto più che per questo tipo di preparati la popolazione non paga di tasca propria, in quanto è lo stato a comprarli.
I preparati narcotici e gli analgesici vengono assunti dai pazienti che hanno sindromi dolorose acute, ad esempio in caso di malattie oncologiche, specialmente in fase terminale. Il fabbisogno di questa categoria di medicinali c'è sempre. Come minimo mezzo milione di russi necessita di antidolorifici a base di sostanze narcotiche. Attualmente tutti i preparati contenenti stupefacenti, anche quelli prodotti in Russia, vengono fatti solamente con materia prima d'importazione in quanto nel paese non ce n'è. Per salvaguardarsi da tutte le incognite di politica estera, la Federazione russa dovrebbe avviare una propria produzione.
La coltivazione delle varietà «oppiacee» del papavero è stata proibita nel 1987 da una direttiva del Consiglio dei ministri dell'Urss. Prima di allora della coltivazione dei papaveri e della produzione dell'oppio se ne occupava un apposito dipartimento statale. Le piantagioni si trovavano nel territorio del Kirghizistan. La selezione del papavero da oppio era affidata all'Istituto pansovietico delle piante medicinali, che ne aveva addirittura selezionato alcune specie proprie.
Mosca, Ivan Gridin
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