Nel pieno centro della capitale russa, a due passi dal Cremlino, è scoppiata una rissa tra un sosia di Stalin e un sosia di Lenin. Un Iosif Vissarionovic, «padre dei popoli» e generalissimo, ha picchiato con un ombrello Vladimir Iljic, «il leader e la guida del proletariato mondiale».
Lenin e Stalin picchiano due teppisti nella via dellArbat nel centro di Mosca
Il motivo del conflitto: la slealtà sotto forma di collaborazione con la concorrenza. «Stalin» ha accusato «Lenin» di aver cambiato il partner e di passare a Stalin concorrente.
I sosia di Lenin e Stalin hanno ingaggiato una rissa in Piazza Rossa
Il «lavoro» come controfigura di Lenin e Stalin frutta ai sosia fino a mille euro al giorno ed è per questo che la concorrenza per «il posto al sole», ossia all'ingresso sulla Piazza Rossa, è spietata.
Lenin picchia Stalin con la bandiera rossa
Di solito i leader comunisti lavorano in coppia, o in tandem, Lenin-Stalin. Il numero di coppie varia, a seconda della stagione, da 3 a 6. Spesso il regolamento dei conti tra i concorrenti sfocia in risse. Le forze dell'ordine però sono assai clementi con i leader del comunismo mondiale: i colpevoli se la cavano a buon mercato con una multaa irrisoria per il procurato allarme o atti di teppismo in luogo pubblico.
Polacco Piotr Lisiewicz giudicato per la sua somiglianza a Lenin e prosciolto dal tribunale
E' andato molto peggio per un cittadino polacco, un certo Piotr Lisiewicz, il quale, presentandosi come un sosia di Lenin, è stato arrestato dalla polizia e rinviato a giudizio per direttissima per «aver tratto in inganno agenti della polizia per la sua somiglianza a Lenin».
Lenin e Stalin – ultima foto mentre Lenin era ancora vivo
Per fortuna, che il tribunale polacco ha prosciolto «il colpevole di essersi spacciato per Vladimir Lenin» poiché, secondo i giudici, Lisiewicz, una volta fermato dai poliziotti, ha esibito la sua carta d'identità con i suoi veri dati anagrafici.
Mosca, Ekaterina Rudnik, Vsevolod Gnetii
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