La regista di una serie televisiva a puntate «Cuori solitari», prodotta da «Ukrainian production studios» (UPS), è stata costretta a scusarsi pubblicamente con il presidente del Kazakhstan Nursultan Nazarbajev per una scena del suo film. Nelle immagini incriminate un netturbino del Tagikistan, immigrato a Mosca in cerca di guadagno, raccontando della propria famiglia rimasta in patria, mostra la foto ritoccata dell'intera famiglia...del presidente kazako.
Spazzino del Tagikistan, il quale, grazie ai «cineasti» ucraini, si è «imparentato» con il presidente del Kazakhstan
Una telespettatrice particolarmente attenta, dopo aver visto la scena, nella quale uno dei protagonisti, uno spazzino immigrato in Russia in cerca di lavoro, mostra la foto della propria famiglia, riconoscendola come una foto della famiglia del presidente Nazarbajev (lui stesso al centro dell'immagine ritoccata) che risale al 1992. Con l'impiego di Photoshop i «cineasti» ucraini hanno presentato Nursultan Nazarbajev come...«nonno Rahim», la consorte del leader kazako Sarah è diventata...«sorella maggiore» dell'attore-protagonista, mentre la figlia del presidente kazako Dariga è diventata la «sorella minore» dello spazzino tagiko. Inoltre Rahat Aliev,l'ex genero defunto (recentemente morto suicida in un carcere austriaco) del presidente kazako Nazarbajev, è stato sostituito nella foto con un altra persona.
Fotografia ritoccata della famiglia del presidente del Kazakhstan
Foto originale con al centro il presidente kazako Nursultan Nazarbajev
«Durante il trasporto delle attrezzature una parte del materiale è andata persa e bisognava sostituirla in fretta e furia direttamente sul set, – si sono giustificati i produttori cinematografici ucraini, – Gli addetti ai lavori hanno adattato una foro scaricata frettolosamente dalla rete".
"Esprimiamo il nostro profondo rammarico per l'equivoco, riconoscendo la nostra colpa, – ha dichiarato il direttore generale della società di produzione cinematografica. – Sia personalmente, sia a nome del collettivo della società di produzioni cinematografiche esprimo le scuse più sincere e profonde al capo di uno stato amico Nursultan Nazarbajev, alla sua famiglia e all'intera popolazione del Kazakhstan».
Dal canto suo lo staff dell'amministrazione presidenziale di Nazarbajev ha definito l'accaduto «un'eclatante mancanza di coscienza professionale». Pur tuttavia facendo notare l'assenza di un intento maligno da parte del canale televisivo che ha mandato in onda il film e da parte della società-produttrice della serie televisiva.
Mosca-Kiev, Vsevolod Gnetii
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