Una storia che ha fatto scandalo è avvenuta nella profonda provincia del Tatarstan. Il deputato di un consiglio provinciale ha abbattuto una croce commemorativa in uno dei villaggi della zona perché non gli piaceva com'era fatta.
Gli abitanti del luogo hanno eretto una croce del peso di una tonnellata e mezzo e alta quasi sei metri all'entrata del villaggio di Taškirmen'. Si tratta di un'antica tradizione quella di erigere le croci al confine dei villaggi, poiché i credenti ritengono che in questo modo si trovino sotto la protezione divina.
E tuttavia già il giorno seguente la croce è stata abbattuta da degli sconosciuti. La costruzione metallica è rimasta per terra accanto alla base divelta e, dopo l'avvio del procedimento penale per «atti vandalici», è stata portata via per far effettuare una perizia.
Si è poi scoperto che il «vandalo» è un «eletto del popolo»: il deputato del consiglio provinciale e capo dell'azienda ittica locale Pëtr Kuznecov. Al giudice istruttore ha dichiarato che non gli piaceva l'aspetto della croce e ha espresso la convinzione che la costruzione fosse stata eretta illegalmente. I tutori dell'ordine hanno notificato al deputato l'avviso di garanzia. Se Kuznecov dovrà ricevere o meno una punizione per tale abuso di potere, lo deciderà il tribunale.
Kazan', Zoja Oskolkova
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