Nel museo cittadino di Mosca sarà allestita l'esposizione retrospettiva «Agosto 1991 nei ricordi dei moscoviti», interamente dedicata agli eventi del putsch contro l'URSS e Mikhail Gorbačëv in prima persona. L'esposizione contiene registrazioni audio dei testimoni oculari e serie fotografiche scattate dai comuni cittadini, per la prima volta resi accessibili a un vasto pubblico.
Secondo il comunicato diffuso dalla dirigenza del museo, gli avvenimenti del 1991 saranno presentati filtrati attraverso sentimenti umani, relazioni interpersonali, reminiscenze registrate: il fenomeno di GKCP (compagine dei golpisti) sarà presentato come un episodio di una memoria collettiva della comunità urbana.
Il filo rosso conduttore dell'esposizione sarà il confronto tra la versione ufficiale degli avvenimenti immortalata negli scatti dei fotografi di punta delle agenzie giornalistiche ufficiali e le impressioni dei cittadini residenti raccontate a distanza di 25 anni. Inoltre gli studenti dell'Istituto delle fotografia professionale e amatoriale hanno condotto un sondaggio tra i moscoviti nel corso del quale i cittadini hanno raccontato ciò che si ricordano degli avvenimenti di allora e dei luoghi dove si trovavano al momento dell'annuncio del colpo di stato.
Il comunicato ufficiale contiene un paio di estratti delle interviste.
Kirill, 43 anni: «Io appena mi ero diplomato e stavo per iscrivermi all'università. Non ricordo i particolari, ma allora ho avuto la sensazione che stesse succedendo qualcosa di serio e per il meglio. Tutti si erano entusiasmati».
Elena, 36 anni: «Sono stata dalla nonna. Mi ricordo che allora per l'intera giornata la TV ha trasmesso «Il lago dei cigni» e ciò era sorprendente perché in onda doveva andare «Santa-Barbara».
Registrazioni audio accompagnano le foto dei cittadini che hanno concesso interviste e filmato amatoriale anonimo realizzato dai difensori della Casa Bianca a Mosca durante il colpo di stato dell'agosto del 1991.
Inoltre al margine dell'esposizione saranno condotte lezioni e organizzati i dibattiti riguardanti gli avvenimenti drammatici di allora con la partecipazione dei noto giornalisti, commentatori politici, sociologi ed esponenti pubblici.
Mosca, Zoja Oskolkova
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