A Volgograd una donna di 76 anni, che fino alla pensione aveva lavorato come terapeuta, dopo la morte del marito per quattro mesi non lo ha seppellito. Il corpo dell'uomo è rimasto adagiato nel loro appartamento dove la vedova, devastata dal dolore, ha cercato di rianimarlo con l'acqua santa.
Il coniuge della pensionata già l'anno scorso, all'età di 86 anni, era caduto e si era ferito a una gamba. Sua moglie, che in passato aveva lavorato come dottore, l'ha assistito per tutto questo tempo. L'uomo infatti non si alzava quasi più dal letto e si muoveva pochissimo. L'ultima volta i vicini l'hanno visto sdraiato sul divano nell'aprile di quest'anno.
Che l'uomo fosse morto, i vicini l'hanno scoperto soltanto in questi giorni. Nell'appartamento contiguo c'è stato un allagamento, fatto che ha permesso di scoprire il cadavere. La polizia ha riferito che l'abitazione era pulita e in ordine e che il corpo del defunto si era praticamente già trasformato in una mummia.
La stessa vedova ha insistito sul fatto che non ci fossero odori sgradevoli, mentre i vicini, che li avevano sentiti fin dalla scorsa primavera, non gli avevano dato molta importanza. La donna ha inoltre confessato di dilettarsi di medicina tradizionale e di aver creduto che, spruzzando il marito con l'acqua santa, questo sarebbe tornato in vita. Per tutto questo periodo ai figli diceva che lei e il marito stavano bene, pregandoli di non venire a trovarli.
La pensionata sarà sottoposta a una perizia medica della sua salute mentale. Tuttavia la vecchia non verrà denunciata in quanto l'autopsia ha dimostrato che il decesso dell'uomo non è avvenuto per causa criminale.
Volgograd, Zoja Oskolkova
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