Per difendere la lingua russa dalla profusione di parole straniere e prestiti linguistici in Russia è stato proposto di introdurre una nuova polizia, quella linguistica. L'originale idea è venuta a Roman Doščinskij, presidente dell'Associazione degli insegnanti di lingua e letteratura russa, membro del consiglio per la lingua russa presso il Presidente.
Il funzionario ha raccontato che, ad esempio, una legge sulla «purezza della lingua» è già in vigore in Francia. «Se in una canzone, per fare un esempio, la percentuale dei prestiti linguistici supera un determinato limite, questa canzone, dopo la prima volta, non verrà più trasmessa» ‒ ha spiegato. Secondo Doščinskij, tale «polizia linguistica» potrebbe tranquillamente prender piede in Russia, e per quanto riguarda i suoi poteri, si potrebbe costituire una sezione speciale all'interno della polizia generale.
Quest'innovazione potrebbe con il tempo migliorare la situazione della lingua russa. Attualmente i nomi di bar, negozi e altre aziende commerciali non assicurano la migliore sfera linguistica per i bambini, i quali vedono immagini snaturate delle parole, dove i caratteri latini sono mischiati con quelli cirillici.
Il compito prioritario in questo settore, ritengono i funzionari, dovrebbe essere la revisione della legge sulla lingua nazionale nella parte relativa alla tutela delle norme letterarie. In particolare, si tratta di definire una lingua nazionale, di valutare chi dovrà controllarla e di valutare se dovrà essere introdotta una responsabilità amministrativa.
Mosca, Zoja Berezina
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