In Internet è comparso un annuncio per la vendita a Simferopoli di un «complesso abitativo: casa con annessa chiesa ortodossa».
Secondo il rappresentante del proprietario, la superficie del locale di culto è di circa 70 m² e l'arredamento all'interno è «come in una vera chiesa»: affreschi, trittico, iconostasi, altare. Il prezzo totale del lotto (9 ettari) è di 1,3 milioni di euro.
Gli agenti immobiliari del posto è la prima volta che hanno a che fare con questo tipo di compravendita, ma temono che questa «aggiunta» alla casa possa spaventare i possibili acquirenti piuttosto che attirarli. Secondo il rappresentante di una delle più importanti agenzie immobiliari della penisola, di credenti ce ne sono tanti in Russia, ma non certo tutti necessitano di una cappella personale.
Inoltre tale acquisto comporta una serie di difficoltà: va ad esempio chiarito se è stata concessa l'autorizzazione edile, e se questa è stata concordata con la Chiesa.
Come hanno spiegato alla diocesi di Simferopoli e di Crimea, ciascuno ha diritto di costruirsi in casa propria un locale per la preghiera. Per quanto riguarda la sua grandezza, questo dipende dalla volontà del proprietario e dal suo stato spirituale, ma una cosa che viene messa in vendita con un annuncio non può essere una chiesa.
Oltre a ciò, alla diocesi hanno riferito di essere a conoscenza di solo un altro caso di un luogo di culto privato, e che esso appartiene a un ex sacerdote. Ma a giudicare dall'indirizzo, sembra trattarsi dello stesso edificio.
Simferopoli, Gleb Siverov
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