Gli scienziati dell'Università nazionale di ricerca nucleare e dell'Istituto di astronomia dell'Accademia delle scienze della Russia hanno avanzato l'idea di conservare l'eredità culturale dell'umanità sul satellite naturale della Terra.
Secondo loro, il nostro pianeta non lo si può considerare il luogo più sicuro per conservare i tesori materiali della cultura, in quanto è costantemente minacciato di essere annientato in conseguenza di guerre, catastrofi tecnologiche e cataclismi naturali.
Gli specialisti suppongono che sulla Luna, dentro appositi depositi speciali, si possano conservare libri, pergamene, tele e manufatti in legno. Per quanto l'atmosfera del satellite naturale della Terra è estremamente rarefatta, tutti questi oggetti non sarebbero minacciati dal fuoco, e la vita dei batteri in quelle condizioni è praticamente impossibile.
Gli scienziati ritengono che a finanziare il progetto dovrebbero essere degli investitori privati, attirati dall'inaccessibilità della Luna e dalle eventuali dimensioni dei locali dentro il satellite naturale della Terra. In particolare, tali locali potrebbero venir utilizzati in qualità di «cassette di sicurezza» sia per i tesori privati sia, al limite, come rifugio personale dalle catastrofi mondiali.
Gli scienziati vedono la Luna non solo come cassaforte dell'eredità culturale dell'umanità, ma anche come un gigantesco museo. Essi non indicano però i tempi in cui questo progetto dovrebbe essere realizzato. E non sono riportati neppure i particolari tecnici per la creazione del «museo lunare».
Mosca, Zoja Oskolkova
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