Il capo spirituale della Chiesa ortodossa georgiana, Ilia II, ha detto che a causare l'alluvione nella capitale della Georgia sono stati i comunisti, scatenando le persecuzioni dei cristiani e dei membri del clero ortodosso nel periodo sovietico. A sua volta, uno dei leader del Partito comunista russo, sezione di Mosca, Valery Rashkin ha definito le parole del Patriarca ortodosso georgiano «una speculazione».
Valery Rashkin
Ilia II ha spiegato nella predica che a suo tempo «i comunisti hanno invaso la Georgia, facendo scatenare le persecuzioni dei cristiani e dei membri del clero». All'epoca è stato deciso di fondere le campane di monasteri e chiese, e con il ricavato dalla vendita dei metalli pregiati è stata realizzata la costruzione dello zoo. Catholicos (ossia il capo spirituale della chiesa ortodossa autonoma georgiana) ha avvertito che «il peccato non rimane impunito». «Ci dispiace che i georgiani sono così caduti così in basso da aver permesso di costruire lo zoo con i proventi ricavati dalla fusione delle campane ecclesiastiche. Ecco è il risultato di tutto questo. Sono morte le persone e gli animali» – ha messo in rilievo Ilia II.
L'alluvione a Tbilisi
I comunisti si sono affrettati a rispondere alle accuse del patriarca. Il membro del gruppo parlamentare del Partito comunista nella Duma di Stato Valery Rashkin ha detto che il Catholicos-Patriarca di tutta la Georgia non dovrebbe speculare sui disastri naturali. «È una vergogna. Le calamità naturali sono fenomeni ambientali. Può accadere un temporale, un'alluvione, una grandinata o qualcos'altro. Questo non dipende dall'uomo» – ha ribadito uno dei leader dei comunisti russi. Rashkin si definisce un materialista. «Se qualcuno dice – il castigo, ciò non ha alcun nesso con la natura e scienza» – ha detto il deputato.
C'è da far notare che nella capitale della Georgia per la mitigazione delle conseguenze dell'alluvione disastrosa, che infuriava nella notte del 14 giugno, sono stati impiegati l'esercito, l'aviazione e l'arma del genio. Alcune strade sono state praticamente distrutte dai flussi dell'acqua, la rimozione dei cumuli di macerie tuttora prosegue ventiquattr'ore su ventiquattro. Almeno 15 persone sono morte e 20 risultano disperse. Il danno maggiore l'ha subito il giardino zoologico della città. Alcuni animali sono morti nello zoo, gli altri sono scappati via, girovagando per le vie della città. Le specie predatorie più pericolose sono state uccise dalle forze speciali.
Tbilisi, Zoja Oskolkova
© 2015, «New Day – Italia»