Al 37-esimo Festival Internationale Cinematografico di Mosca è stata lanciata la prima proiezione del film «Vstavai e beysya», riconosciuto di grande valore culturale per entrambi i paesi, la Russia e l'Italia. Il regista Stefano Lorenzi ha girato un film sul gioco cult a pallone, che è popolare in Italia fin dagli inizi del XII-esimo secolo. È interessante che alle riprese del film ha partecipato Matteo Renzi, uno dei più influenti politici under 40 su scala mondiale.
Ogni anno quattro squadre, ciascuna rappresentante un quartiere di Firenze, si sfidano in Piazza Santa Croce per l'onore del suo quartiere. Per vedere la lotta di veri uomini arriva il pubblico da tutti gli angoli dell'Italia. Il calcio storico fiorentino può essere definito un prototipo di rugby e football americano, e al pubblico russo questo gioco ricorderà le lotte dei gladiatori.
Il calcio fiorentino assomiglia molto a una lotta, per questo il pallone non è un elemento centrale. Le regole vietano solo colpire alla chetichella e dare i calci alla testa. Proprio questo gioco spettacolare la linea guida del film. Il pubblico vede lo svolgimento delle quattro storie di veri gladiatori moderni, che iniziano e terminano in piazza della città. La trama delle storie s'intreccia in un vero e proprio dramma con elementi di commedia.
Nel film compare anche Matteo Renzi, il quale al momento delle riprese del film occupava la carica di sindaco di Firenze e ha partecipato volentieri al lavoro di Stefano Lorenzi. Il ruolo è stato un debutto per lui e ha interpretato se stesso. Del cast del film hanno fatto parte le vere star del cinema: Branko Djuric, mentre il ruolo della moglie del bell'italiano ha interpretato Caterina Murino. Nel cast c'era l'attore russo Aleksei Vorobyov che ha composto anche la colonna sonora del film.
Vorobyov ha raccontato che gli attori sono stati inseriti in un vero gioco che si svolgeva nella vita reale, e persino il pubblico sulle tribune era la gente comune. Alle riprese non erano stati chiamati gli stuntman e tutti gli esercizi di acrobazia sono stati eseguiti dagli attori stessi. Questo film non è solo sul calcio, ma anche sui veri sentimenti: l'amore, l'odio e l'amicizia.
I ministeri della Cultura della Russia e dell'Italia hanno svolto un grande lavoro collettivo per far uscire il film. Alla prima visione ha partecipato anche Branko Djuric, che ha condiviso le sue impressioni sul processo di riprese, definendole «una follia totale»: «È stato difficile. Il primo giorno delle riprese mi sono capitato tra i veri giocatori del calcio storico. Era molto strano, a dire la verità. È stato terribile, più terribile rispoetto alla guerra».
Fonte: «Argumenty i Fakty» («Argomenti e Fatti»)
Mosca-Roma, Zoja Oskolkova
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