I deputati della Duma di stato prenderanno in esame il divieto di applicare percentuali usurarie sui prestiti. La cosa riguarda i tassi d'interesse che sono considerevolmente più alti del tasso medio sui prestiti a livello regionale.
Attualmente in Russia i tassi annuali, ad esempio, delle società di microcredito che prestano somme modeste con una scadenza da uno ad alcuni mesi possono essere del 600-700%. I parlamentari hanno fatto notare che, se la norma fosse approvata, nel Codice civile della Russia verrebbe ripristinata la dicitura «percentuali usurarie» in vigore fino al 1917.
Il progetto di legge per contrastare questo fenomeno si trova in fase di concertazione alla Banca centrale della Federazione Russa e al blocco finanziario del governo, motivo per cui l'iter della sua approvazione sta andando per le lunghe.
Da notare che il 16 settembre 2016 la Banca di Russia ha abbassato il tasso di rifinanziamento, che di fatto influisce in maniera diretta sui tassi delle banche del paese, al 10%. Le grandi banche rilasciano prestiti di diverso tipo con un tasso medio annuale del 20%, a esclusione del finanziamento ipotecario.
In questo quadro, le percentuali usurarie proposte ai cittadini fanno effettivamente paura, e tuttavia la cosa non impedisce a molti cittadini di provincia, ignoranti di finanza, di prendere soldi a prestito, con la conseguenza di andare a infossarsi in una voragine di debiti e di essere poi costretti a saldarli faticosamente per molti anni.
Mosca, Zoja Oskolkova
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