La Banca Centrale Russa vieterà a vita ai banchieri falliti di esercitare nel settore bancario-finanziario. L'ente regolatore non confermerà nella carica i direttori di banca le persone che hanno fatto fallire un istituto di credito per la seconda volta.
Adesso i revisori della Banca Centrale Russa durante i controlli dovranno prestare una maggiore attenzione alle banche che assumono i banchieri «caduti in disgrazia» per gli incarichi che non richiedono il coordinamento con l'ente regolatore.
Va notato, che a seguito dell'epurazione su larga scala del settore bancario la licenza bancaria è stata ritirata a più di 50 di istituti di credito, la maggior parte di questi istituti manipolavano i rendiconti bancari e si occupavano di svuotamento dei conti dei correntisti. Tuttavia, finora non è stata accertata la responsabilità individuale per questi fallimenti clamorosi e, probabilmente, non lo sarà mai.
La Banca Centrale Russa vuole escludere la migrazione dei banchieri infedeli da un istituto di credito all'altro. Tale necessità è emersa dopo il recente ritiro della licenza a quattro banche che facevano capo a Anatoly Motylev, che in precedenza era stato il presidente e il proprietario della banca «Globex», risanata da «Vnesheconombank» nel 2008 per la modica cifra 87 miliardi di rubli (all'epoca circa 2 miliardi di euro).
Nella primavera dell'anno in corso nella «lista nera» della Banca Centrale della Russia figuravano 3,4 mila persone, tutti quanti candidati per la squalifica a vita dal settore bancario.
Mosca, 31 Luglio (New Day – Italia, Sergej Komarov
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