Una storia orribile, accaduta in una delle scuole elementari di Mosca, è stata resa nota al pubblico. Un'alunna della prima elementare, sofferente di diabete, è stata costretta a fare le iniezioni d'insulina nel bagno della scuola. Quando la madre della bambina ha raccontato tutto ciò, che è accaduto, in rete, diffondendo la notizia nei social network, le autorità locali si sono affrettate a dare un colpo di spugna allo scandalo ed hanno licenziato in tronco la preside.
La bambina di 7 anni di nome Asya soffre di una tale forma di diabete, che la costringe a farsi ogni giorno più di un'iniezione d'insulina. La mamma della bambina da sola controlla il livello di glucosio nel sangue della figlia. Quando Asya ha cominciato a frequentare la scuola, era sorta la questione dove la bambina potesse eseguire le procedure necessarie.
Tuttavia, la direzione della scuola non aveva alcuna fretta di aiutare la bambina malata. Pertanto le hanno vietato di fare iniezioni nello studio medico della scuola, con la scusa che l'infermiera non potesse essere ritenuta responsabile, se all'improvviso qualcosa dovesse andare storto.
La madre e la figlia s'incontravano nei corridoi, finchè i genitori di altri bambini non avessero cominciato a lamentarsi che i suoi figli hanno paura del sangue e delle siringhe. La preside della scuola non ha trovato niente di meglio che mandare la bambina malata nei bagni. L'obieziene della madre che fatto i bagni erano sporchi e che c'erano batteri nocivi, non è stata presa in alcuna considerazione. «Nei nostri bagni puliscono due volte al giorno» – cosi era la risposta.
Allora la mamma di Asya ha deciso di condividere questa storia in rete. È scoppiato uno scandalo. La dirigente scolastica ha subito presentato le proprie scuse, ma era stata licenziata lo stesso. Il Dipartimento della Pubblica Istruzione ha risposto immediatamente: in tutto ciò che è accaduto non c'è alcuna colpa della bambina, e lei non può essere ritenuta responsabile per gli errori degli adulti. Intanto, il nuovo preside della scuola promette di creare tutte le condizioni in modo tale che la bambina possa eseguire le procedure medico-sanitarie necessarie.
Mosca, Zoja Oskolkova
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