Pubblicazioni del 12/29/15 (Archivio)

«Giulietta la Sanguinaria» a Mosca / Una satanista minorenne, insieme al suo amante 18enne, ha sgozzato i propri genitori
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«Giulietta la Sanguinaria» a Mosca Una satanista minorenne, insieme al suo amante 18enne, ha sgozzato i propri genitori

Una storia terribile ha avuto luogo ad Istra, la cittadina della provincia di Mosca: un'alunna 15enne, insieme al suo amante, ha ucciso il padre e ha ferito gravemente la madre. Un calcolo freddo, con cui la ragazza ha «sistemato» i propri genitori, ha impressionato gli investigatori esperti. «Giulietta la Sanguinaria» stava per uccidere anche la sua sorella maggiore con un figlioletto neonato, ma lei è riuscita a nascondersi.

La famiglia si è trasferita a Mosca un paio di mesi fa, perchè i genitori cercavano di proteggere la propria figlia dal corteggiamento di un ragazzo sospetto. Tuttavia, un passo così deciso non ha aiutato: l'alunna Vika K. e il suo fidanzato Alexander hanno ripreso a frequentarsi. Per non avere fastidi da parte dei genitori di lei, gli amanti hanno deciso di ucciderli.

Secondo l'ipotesi investigativa, durante una lite con il padre Vika si è messa a piangere ed è scappata in bagno, dove le è venuta in mente l'idea di come sbarazzarsi dei fastidiosi familiari. Ha chiamato il suo ragazzo, con cui si è sfogata, e gli ha fatto una terribile proposta di uccidere insieme la sua famiglia.

Quando i genitori della ragazza sono andati a letto, Alexander stava già in attesa davanti alla porta, Vika l'ha fatto entrare ed insieme hanno aggredito gli addormentati. I giovani assassini hanno colpito diverse volte con un coltello la madre ed il padre della ragazza. Sul corpo dell'uomo sono state rilevate almeno 30 ferite di arma da taglio. Alla donna è stato diagnosticato un trauma cranico, una commozione cerebrale, numerose ferite degli arti e della testa. I medici sono riusciti a salvarle la vita.

La polizia è stata avvertita dai vicini, che avevano sentito le urla. Quando gli agenti sono arrivati sul luogo, hanno trovato nell'appartamento i mobili rovesciati, il pavimento era tutto coperto di sangue. La madre della ragazza ha raccontato agli investigatori quello che è successo nell'appartamento durante la notte.

Dopo aver commesso un crimine efferato e violento, la coppia è andata a Rjazan'. Si sono resi conto che sarebbe meglio ammettere la propria colpa e si sono presentati al commissariato della pubblica sicurezza da soli. A giudicare dalla testimonianza resa dal ragazzo, le coltellate sono state sferrate da Vika. La coppia assassina non è stata in grado di spiegare spiegare su che cosa contavano dopo aver commesso la strage. Continuavano a ripetere: volevamo stare insieme. Inoltre, Vika ha detto agli investigatori che voleva uccidere anche la sua sorella maggiore, ma quella è riuscita a nascondersi nella sua camera, barricandosi all'interno.

Secondo i vicini, la famiglia era per bene, i genitori badavano alle figlie, ma non sono riusciti a trovare un linguaggio comune con la più piccola. Vika era sempre stata una ragazza difficile: sin dall'adolescenza abusava di alcol, faceva il piercing, si comportava in modo aggressivo. Sulla sua pagina sui social network la ragazza pubblicava gli status depressivi, è stata iscritta ai gruppi di suicidi, serial killer e psicopatici. L'account del suo fidanzato in rete è ancora più orrendo: assassini, maniaci, la pornografia ed i video, girati dall'organizzazione terrorista «Stato islamico», vietata in Russia.

I compagni di scuola di Vika dicono che lei non aveva amici ed era introversa. Tuttavia, la sua stranezza si manifestava nell'immagine creata dalla ragazza stessa: si vestiva e si truccava sempre come goth o emo. «Dentro di me c'è l'inferno. Ci possono vivere i tuoi demoni» – ha scritto Vika pochi giorni prima dell'omicidio di suo padre. A quanto pare, l'alunna si stava preparando a commettere l'assassinio: recentemente si è iscritta alla comunità degli appassionati di arma bianca.

La ragazza sarà sottoposta a perizia psichiatrica. Ora, gli investigatori e medici legali stanno cercando di sbrogliare questa storia terribile e complicata.

Mosca, Ekaterina Rudnik

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