La polizia della capitale sta cercando sei ignoti sospettati di aver aggredito un ragazzo, che faceva parte della squadra di soccorso della Protezione Civile. La vittima è il 23enne Evgenij Nikulin, che è riuscito a sopravvivere dopo che banditi armati di machete gli avessero amputato gli arti, gettandoli qua e là per il quartiere, ed hanno lasciato il soccorritore dissanguato a morire sull'erba.
Evgenij Nikulin
Il sergente del servizio interno presso Ministero per le Emergenze russo (analogo della Protezione Civile) è arrivato a Mosca da Voronež a trovare un suo amico. Già verso mezzanotte loro stavano facendo una passeggiata per la città, quando all'improvviso la compagnia di amici è stata aggredita dai criminali armati di asce e machete, che si sono messi a picchiarli selvaggiamente. Quattro ragazzi sono riusciti a sfuggire ad un destino terribile, scappando via, mentre Evgenij Nikulin non poteva darsela a gambe a causa di un ferro in una gamba, messo nel corso di un recente intervento chirurgico.
I criminali volevano decapitare il giovane soccorritore, ma lui ha messo sotto la lama del machete una mano, immediatamente volata via, recisa di netto con un colpo di machete. I banditi non si sono fermati, amputando anche un piede alla vittima.
Secondo il racconto di un amico della vittima, l'aggressione era così improvvisa e fulminea che i ragazzi si sono dati alla fuga alla spicciolata. E quando sono tornati, armati di tavole e bastoni, hanno trovato il loro amico insanguinato in fin di vita.
I medici sono riusciti a recuperare il piede di Evgenij, ricucendolo, ma una mano il giovane soccorritore l'ha persa per sempre. Questa parte del corpo è stata trovata solo la mattina dopo da uno degli abitanti locali, che stava andando al lavoro passando per il parco, dove è accaduta la tragedia.
Secondo i dati preliminari, i criminali hanno semplicemente confuso gli obiettivi. Si è saputo che quella notte, non troppo lontano dal cortile disgraziato, era avvenuta un'altra rissa. Gli aggressori potevano immaginare che Nikulin ed i suoi amici erano coloro che un'ora prima avevano picchiato un loro amico.
Gli agenti di polizia sono riusciti ad identificare gli aggressori, che ora rischiano la galera.
Fonte: LifeNews
Mosca, Zoja Oskolkova
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