Il giornalista Anton Krasovsky ha dichiarato che altolocati funzionari russi, al vertice del potere, non rinunciano alle prelibatezze occidentali, messe al bando in Russia a causa dell'embargo. Il presidente della Banca Centrale della Federazione Russa Elvira Nabiullina, ad esempio, è stata avvistata in uno dei ristoranti russi mentre stava mangiando il formaggio Camembert, che è soggetto all'embargo.
Del caso scandaloso del sopruso dei funzionari Krasovsky ha raccontato in diretta alla radio «L'Eco di Mosca». Secondo lui, testimone oculare, la vicenda si è svolta nel ristorante «Aist» («Cicogna»), dove la Nabiullina e il presidente della banca VTB 24 Mikhail Zadornov stavano mangiando il proibito formaggio Camembert, a quanto pare, importato nel paese per vie indirette bypassando la dogana russa. Inoltre, nel locale, per non mettere in imbarazzo gli alti funzionari e garantire il loro anonimato, mentre stavano mangiando il frutto proibito, sopra il loro tavolo è stata spenta la luce.
La rivelazione scandalosa del giornalista si è diffusa in tutti i mass media russi. Alla popolarità di questa informazione ha contribuito in gran parte il fatto che di recente il capo dello Stato Vladimir Putin ha firmato un decreto, secondo il quale ai posti di frontiera della Federazione Russa cominceranno a funzionare i forni, nei quali bruceranno i prodotti di contrabbando, soggetti all'embargo.
Alla domanda della conduttrice, se Krasovsky non avesse inventato di sana pianta l'episodio incriminato, lui ha insistito: «Ve lo giuro. Sono pronto seduta stante,proprio qui, a giurare sull'icona del Santo Principe Vladimir e confermare tutto questo. Capite? E infatti, capiamo molto, ma molto bene, che senza Camembert ed arance rimaniamo noi semplici mortali, il popolino. E loro invece, quelli che bruceranno i prodotti, si delizieranno con il Camembert fino alla loro morte».
Ricordiamo che nell'agosto scorso la Russia ha decretato l'embargo sui prodotti alimentari in risposta alle sanzioni politiche dei paesi occidentali. Sotto l'embargo è finito un certo numero di prodotti provenienti dagli Stati Uniti, dell'Unione Europea, del Canada, dell'Australia e della Norvegia: carne, pesce, latticini, frutta e verdura. Recentemente questo embargo è stato prorogato per un altro anno.
Mosca, Ekaterina Rudnik
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