All'Accademia della Tauride dell'Università federale di Crimea dal 2017 prenderà il via l'insegnamento dell'archeologia subacquea. Si sta programmando di impiegare gli studenti nelle spedizioni già dalla prossima estate.
Attualmente solamente in due università della Federazione russa – a Voronež e a Mosca – si insegna archeologia subacquea. Fatto per cui è venuta a galla la carenza di archeologi subacquei in Crimea.
L'anno scorso è stato firmato un accordo per l'avvio del corso di archeologia subacquea nella facoltà di storia. I migliori studenti verranno invitati a unirsi alle spedizioni archeologiche subacquee.
Il corso di archeologia subacquea per ora è stato inserito nel programma ausiliario, ma se ci sarà una buona risposta in futuro potrà rientrare nel programma di studi fondamentale. Il corso è multimediale, con esempi delle ricerche all'avanguardia. Il campo di ricerca è vastissimo, mancano gli archeologi, tanto che spesso si consente di organizzare spedizioni amatoriali, dicono i collaboratori dell'università.
Il «Centro di ricerche subacquee del Mar Nero» è l'unico ente statale in Russia a occuparsi di archeologia subacquea. Nel complesso il centro ha «rilasciato» un passaporto a 36 oggetti di eredità culturale subacquea, sui circa 200 rinvenuti e attualmente noti. Secondo i calcoli degli specialisti, soltanto nei secoli XIX e XX nei pressi delle rive della Crimea sono affondate non meno di duemila oggetti. Mentre stavano tracciando il nuovo gasdotto sul fondo del mare, soltanto lungo una delle sue diramazioni sono stati rinvenuti tre aeroplani.
Simferopoli, Gleb Siverov
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