Ventisei atleti italiani su centotredici stranieri. Il più famoso in Russia è probabilmente Fabio Capello, allenatore della Nazionale russa di calcio, con l'assistenza del dirigente sportivo, Oreste Cinquini.
La «moda» degli italiani ha avuto origine dal trionfo della squadra femminile di pallavolo, allenata da Giovanni Caprara, ma non è tramontata né in seguito alle traversie della compagine, né dopo la serie negativa della squadra di pallavolo maschile, guidata da Daniele Bagnoli.
Attualmente, nel panorama della pallavolo russa figurano ben sei italiani. Sergio Busato ha cominciato a seguire le statistiche delle partite della Nazionale già ai tempi di Zoran Gajić. Il fisioterapista Christian Verona ed il medico Massimo Di Veta sono le new entry della squadra maschile, mentre per quella femminile, da due stagioni si occupano dell'allenamento delle atlete padre e figlio, Gian Paolo e Sebastiano Chittolini. Luca Milocco affianca, invece, Svetlana Safronova nella squadra giovanile.
Gli italiani sono richiesti anche nel beach volley, con Marco Solustri che allena la squadra femminile per il quarto anno consecutivo, assistito dal connazionale Fabrizio Maghi.
Inoltre, l'italiano Phil David allena gli atleti russi nelle discipline sciistiche, così come Nicola Bonetti.
Ezio Gamba continua a ricoprire il ruolo chiave di dirigente sportivo delle squadre nazionali di judo russo. Arrivato insieme a lui Stefano Frassinelli, responsabile dell'allenamento fisico degli atleti in kimono dalla scorsa stagione e affiancato da un altro specialista, Feliciano Marotto.
La scherma russa conta quattro italiani: Sefano Cerioni, tecnico della squadra di fioretto dal 2013 con l'assistente Giovanni Bortolaso e l'allenatore Maurizio Zomparelli; la spada maschile, dallo scorso anno, è invece affidata ad Angelo Mazzoni.
Nella mountain bike troviamo il coach Paolo Rasolo e nella squadra «RusVelo» il direttore sportivo Roberto Vigni, a partire da questa stagione ufficialmente uno dei tre trainer della Nazionale maschile di ciclismo su strada.
Nello scorso marzo Walter Plaickner, il 63-enne CT italiano della Nazionale russa, ha annunciato la fine del suo lavoro in Russia, ma già un mese dopo ci ha ripensato, acconsentendo di rimanere consulente della squadra e il vice del nuovo CT Albert Demcenko.
Il settore sportivo russo impiega, oltre agli italiani, al secondo posto cittadini Sloveni – 17 persone, seguiti da francesi e austriaci, 10 cittadini di ciascuno di quei due paesi.
I meno richiesti sono gli specialisti della Corea, Argentina, del Giappone, della Croazia, Svizzera, Norvegia e della Bulgaria (una persona per ciascuno dei paesi citati).
Mosca, Zoja Oskolkova
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