Mancano le scuole calcio e gli stipendi dei giocatori sono troppo alti.

Il commissario tecnico della Nazionale russa, Fabio Capello, ha tenuto una master class nell'ambito dell'evento L'Unione di calcio della Russia.

Ha parlato delle principali criticità del settore a livello nazionale e condiviso i capisaldi del suo lavoro.

I problemi ed i potenziali sviluppi del calcio in Russia:

– Io non capisco perché in un grande paese come la Russia, non abbiamo un numero sufficiente di scuole calcio. È chiaro che per gestirle servano dei professionisti che lavorano nell'ambito calcistico. Il modello ideale di 'centro di addestramento' si trova a Krasnodar: è il migliore che io abbia mai visto. Ha tutto! Basti pensare che c'è anche un albergo per i genitori, in modo che possano avere contatto con i bambini che frequentano l'accademia. Sono orgoglioso del fatto che in Russia ci sia un tale centro di addestramento per calciatori e lo ribadisco in tutte le interviste. Ma vorrei che centri del genere si diffondessero su tutto il territorio, con specialisti in grado di preparare i ragazzi per farli diventare bravi giocatori.

La mancanza di un campo di allenamento per la Nazionale russa:

– La Nazionale russa è una delle poche al mondo che non possiede un campo di allenamento. Da quando lavoro in Russia, continuo a pensare a quanto sarebbe importante averne uno. Purtroppo, il progetto fino ad oggi non è stato realizzato. Penso che ogni squadra dovrebbe avere il proprio posto per allenarsi e quello della Nazionale deve essere assolutamente realizzato! Ma questo non dipende da me.

Perché i calciatori russi non giocano all'estero:

– La causa principale è rappresentata dagli stipendi troppo alti nel campionato russo. In quelli stranieri spesso i club non sono disposti a pagare tutti quei soldi ai nostri giocatori. Il rapporto qualità-prezzo è, nella maggior parte dei casi, poco conveniente.

I giocatori presuntuosi:

– Sul campo non ci sono le star, ma una squadra che deve essere quanto più unita. Devono aiutarsi, l'uno con l'altro. Ci sono giocatori che pensano di essere superiori e non lavorano per la squadra. Ma questi, nella mia compagine, hanno una carriera molto breve.

I giocatori giovani:

– Penso che in Russia i miei colleghi spesso non abbiano la voglia o la capacità di inserire nella formazione titolare i giocatori più giovani e promettenti. Ad esempio, in Inghilterra, in quattro anni di permanenza, sono stato in grado di portare in squadra 12 giocatori che avevano meno di 20 anni. In Russia, purtroppo, non vedo giovani titolari in campo in Premier League.

La lista allargata dei candidati per la Nazionale russa:

– Cerco di vedere più partite possibili. Quelle che non ho l'opportunità di seguire in diretta, le registro. In questo modo ho a disposizione le informazioni su tutti i 'convocabili' per la nazionale. Prima individuo 36 giocatori e li tengo d'occhio. E in questa lista, ovviamente, c'è un certo numero di giovani: capire che li monitoriamo per loro è una motivazione in più.

Senso di responsabilità nei confronti dei tifosi:

– Mi sento responsabile verso i tifosi. Non faccio altro che ripetere: giochiamo onorando la maglia della nazionale. Ogni partita che affrontiamo indossandola è molto importante perché rappresentiamo il Paese. E questo è un compito difficile anche se, al tempo stesso, gratificante.

Qual è la cosa più sorprendente nel calcio russo:

– Sicuramente il fatto che ci siano pochi spettatori sulle tribune.

Mosca, Zoja Oskolkova

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