La questione dell'attrattività dei Giochi olimpici per i paesi che vorrebbero ospitare il principale evento sportivo del mondo si fa sempre più scottante. Sempre più spesso le città che in un primo momento si candidano a ospitare le Olimpiadi in seguito si ritirano spontaneamente dalla corsa. Il motivo principale sono i crescenti costi organizzativi dei Giochi alla luce degli scarsi e poco palpabili benefici derivati dall'evento.
La città che ospiterà le Olimpiadi estive del 2024 verrà scelta il prossimo autunno tra due soli candidati: Parigi e Los Angeles. È interessante il fatto che gli altri candidati siano usciti di scena per motivi piuttosto inusuali. Amburgo ha ritirato la propria candidatura per il fatto che più della metà dei suoi cittadini, in un referendum svoltosi nel 2015, si è espressa contro lo svolgimento dei Giochi olimpici. Lo scrive il giornale «Kommersant».
Successivamente è stata Roma a ritirarsi. L'argomentazione principale addotta dall'amministrazione della città è stata la disastrosa situazione finanziaria della capitale d'Italia. Nello specifico, la sindaca Virginia Raggi ha dichiarato che l'idea di ospitare le Olimpiadi a Roma è stata «irresponsabile» alla luce della difficile situazione economica della città e del paese in generale.
Alcune settimane fa, infine, pure Budapest ha rinunciato al diritto di ospitare i Giochi. In questo caso non si è nemmeno arrivati alla consultazione popolare. Quando la petizione con la richiesta di un referendum per annullare la candidatura olimpica in un solo mese ha raccolto più di 200 mila firme, la capitale dell'Ungheria è stata esclusa dall'elenco dei pretendenti.
Gli esperti vedono in tutto questo una dinamica allarmante. Mentre i promoter e gli esperti di marketing, interessati a promuovere i Giochi olimpici, li vendono come «una medicina per l'economia, in grado di risollevare i quartieri cittadini in crisi, di infondere alla nazione l'abitudine a uno stile sano di vita e di attrarre i flussi turistici», le città candidate non vi vedono altro che ingenti spese ingiustificate.
A rafforzare tale opinione hanno aiutato le ultime immagini dei luoghi dove si sono tenuti i Giochi olimpici di Rio de Janeiro. Trascorsi solo sei mesi dallo svolgimento delle gare olimpiche, gli impianti sportivi brasiliani si sono trasformati in un vero e proprio incubo: dappertutto sporco, rifiuti, rovine e totale abbandono.
Impianti olimpici a Rio de Janeiro
Gli economisti emettono una sentenza univoca di condanna: a ospitare le Olimpiadi si va incontro a un inevitabile danno economico. In tal modo i Giochi sono rimasti un'attrattiva soltanto per quei paesi che hanno altamente a cuore il piacere che può ricevere la popolazione locale dalla «festa olimpica».
Mosca, Zoja Oskolkova
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