Si è rivolto al tribunale perché diffamato. Il CT della nazionale russa, Fabio Capello, ha presentato una querela contro l'ex capo dell'Unione Russa di Calcio (RFS), Nikolay Tolstykh, che lo aveva accusato di aver sottoscritto un altro contratto in Russia.
Tolstykh ha dichiarato ai media che l'italiano, oltre allo stipendio annuo ufficiale di 7 milioni di euro nella RFS, ha un contratto segreto che gli frutterebbe un ulteriore compenso di 10 milioni. Secondo l'ex dirigente della RFS, proprio per questo motivo il tecnico italiano non si è mai lamentato dei ritardi con cui veniva pagato lo stipendio.
Affermazioni subito smentite sia dall'agente del tecnico italiano, sia dal figlio, Pier Filippo Capello.
Tolstykh ha rincarato la dose, spiegando che si tratterebbe di un accordo segreto presumibilmente riconducibile a società offshore, attraverso le quali verrebbe riciclato il denaro, frutto del commercio di armi.
Affermazioni gravissime per Fabio Capello, rimasto a dir poco sorpreso e costretto a dare mandato ai suoi avvocati in Russia e in Italia di perseguire penalmente Tolstykh.
Mosca, Zoja Oskolkova
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