L'Unione Russa del Calcio (RFS) ha annunciato lo scioglimento anticipato del contratto con il CT della Nazionale di calcio russa Fabio Capello per mutuo consenso.

Secondo quanto riferito dall'agenzia «R-Sport», citando la propria fonte, l'importo della buonuscita all'italiano sarà di 6 milioni di euro.

Capello è stato assunto alla guida della Nazionale russa nel luglio 2012. Nel gennaio del 2014 lo specialista italiano ha prorogato il suo contratto con la RFS per il periodo di quattro anni. Lo stipendio di Capello è di 7 milioni di euro l'anno.

Tutte le speranze deposte nell'esperienza e nella competenza dello specialista italiano sono crollate dopo la sconfitta della Nazionale russa dalla Nazionale austriaca (0:1), che ha complicato notevolmente le prospettive di arrivare in finale del campionato Euro 2016.

Inoltre nel corso dell'ultimo anno la squadra russa ha vinto una volta sola nelle partite ufficiali (nel mese di settembre, battendo la nazionale di Liechtenstein (4:0)). Ha al proprio attivo solo 8 punti, mentre il leader del sottogruppo di qualificazione a Euro 2016, la Nazionale austriaca, ne ha 16, la Svezia che si trova al secondo posto di punti ne ha 12.

Nella fase finale di Euro-2016 escono direttamente le squadre al primo e al secondo posto nel gruppo. La squadra che arriverà al terzo posto, per qualificarsi nella fase finale del campionato, dovrà lottare nelle gare di andata e ritorno. Inoltre se avrà il risultato migliore tra le nazionali collocate al terzo posto nei suoi gruppi, si qualificherà direttamente nella fase finale del campionato europeo.

Attualmente la Nazionale russa è la quarta tra le squadre collocate al terzo posto, il risultato migliore ha la nazionale ungherese.

Il gioco pietoso della Nazionale di calcio russa guidata da Capello è stato aspramente criticato. Il capo dell'amministrazione della presidenza russa Sergey Ivanov ha definito il gioco della squadra russa «miserevole». La proposta di esonerare Capello dal suo incarico è stata avanzata sia dai noti politici sia dagli esperti di calcio. Il ministro dello Sport Vitaly Mutko ha fatto sapere che le dimissioni erano del tutto possibili, ma a condizione che siano autorizzate dall'autorità competente della categoria.

In precedenza, l'Unione Russa di Calcio (RFS) ha avuto problemi con il pagamento dello stipendio a Capello, fino a che non fosse intervenuto l'uomo d'affari russo Alisher Usmanov. Quest'ultimo ha pagato circa 11 milioni euro del debito degli stipendi arretrati per conto della RFS all'allenatore italiano. Secondo l'ex dirigente della RFS Nikolay Tolstykh, nell maggio del 2015 il debito complessivo dell'Unione nei confronti di Capello era di 2,2 milioni di euro.

Mosca, Victoria Kravchenko

© 2015, «New Day – Italia»