Un'importante ditta italiana sta valutando la possibilità di costruire strade nel territorio della Crimea. Lo ha rivelato ai giornalisti il capo della repubblica Sergej Aksënov, che nei giorni scorsi ha avuto un incontro con degli investitori stranieri.
«Posso dire che una delle più importanti ditte italiane sta valutando la possibilità di collaborare per la costruzione di strade e di impianti. Si è parlato anche della questione della dissalazione dell'acqua» – ha dichiarato Aksënov, che non ha però svelato il nome della ditta straniera a causa delle sanzioni introdotte nei confronti della Crimea.
Da notare che nella penisola, dopo che è entrata a far parte della Federazione russa, si è ampiamente sviluppato il settore delle costruzioni stradali. Dai dati ufficiali delle autorità risulta che soltanto nel 2016 nella regione siano stati costruiti, ricostruiti o riparati più di 343 km di strade. In una serie di casi Aksënov ha però espresso la propria perplessità sulla qualità dei lavori di riparazione svolti.
Anche per questo il capo della repubblica di Crimea, rifacendosi a degli imprenditori italiani, ha messo in evidenza come in quel paese «le strade, costruite ancora ai tempi di Mussolini, si trovino in buono stato».
Simferopoli, Zoja Oskolkova
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