Il villaggio di Karabulak, nel Kazakstan Meridionale per poco non è entrato nel Guinness dei primati, segnando il record mondiale per il numero di stupri.
Una residente locale, ragazza 25enne di nome Severa, originaria dell'Uzbekistan, ha accusato 40 compaesani, tra cui giovanotti imberbi e anziani del villaggio ottuagenari, compreso qualche invalido non deambulante, di averla violentata a turno.
La donna che accusa 40 uomini di averla stuprata a turno
Così nel mirino degli investigatori è finita quasi intera popolazione maschile del villaggio. Secondo quanto riferito dal canale televisivo locale KTK, la polizia portava sul luogo del presunto reato a sfondo sessuale interi autobus carichi di «strupratori seriali».
Video trasmesso dalla TV locale KTK
La ragazza descriveva in modo folcloristico, con tanto di abbondanza dei particolari, gli «abusi sessuali», comprese le perversioni, di cui sarebbe stata la vittima. Inoltre ha accusato i «mostri» e i «bruti», tra l'altro, di averla infettata con malattie sessualmente trasmissibili.
Ecco il racconto di un abitante locale, pure lui accusato di stupro, Azat Kudaibergenov:
– Ho 8 figli e 24 nipoti, mi hanno portato in una clinica specializzata dermosifilopatica dove sono stato sottoposto alle analisi per verificare se ero portatore di una malattia venerea. Ora mi vergogno di farmi vedere in pubblico, mi guardano come se fossi un appestato. Un uomo del nostro villaggio, pure lui accusato di violenza sessuale, si è impiccato per la vergogna.
Le analisi mediche degli uomini accusati di stupro non hanno rilevato la presenza di alcuna malattia sessualmente trasmissibile, mentre la donna-accusatrice ne ha collezionate un intero «bouquet».
Di conseguenza la polizia ha archiviato tutte le accuse di stupro insussistenza dei fatti contestati.
E' stato accertato che l'intraprendente donnetta ha inventato tutto di sana pianta, incitata dal suo 50enne convivente.
Ora la coppia è indagata a piede libero per truffa e false accuse.
Chimkent, Vsevolod Gnetii
© 2016, «New Day – Italia»