Non è la prima volta che, negli Urali, vengono avvistati strani esseri, come riportato in precedenza da New Day (Una creatura misteriosa terrorizza il Sud degli Urali). Questa volta, però, non si è trattato di un esemplare solitario, ma di un intero branco che avrebbe aggredito un gruppo di turisti che si trovava nel sud degli Urali. I veterinari, tuttavia, sono inclini a pensare che si tratti di cani.

Come scrive l'inviato di NDNews.ru, l'ennesimo incontro ravvicinato con il mitico predatore si sarebbe verificato nella zona di Oktjabr'skij. Un gruppo di turisti, in pieno giorno, stava facendo un giro su delle motoslitte quando all'improvviso dal bosco è spuntato un branco di bestie selvatiche. Inizialmente i turisti hanno pensato si trattasse di cinghiali, ma poi, guardandoli bene, si sono accorti del loro aspetto inconsueto: le zampe anteriori erano molto lunghe, i canini assomigliavano a quelli dei cinghiali, che però li hanno rivolti verso il basso, mentre questi animali li hanno verso l'alto. La coda era simile a quella di uno sciacallo.

Storie di attacchi notturni da parte di questi esseri girano per la Russia, e la regione di Čeljabinsk non fa eccezione. All'inizio di marzo il misterioso predatore era comparso a Kopejsk. Nottetempo, mentre i proprietari di una fattoria di un villaggio si erano recati in città, qualcuno ha fatto strage dell'allevamento di conigli, facendo a pezzi i poveri animalini. All'inizio si era sospettato di un branco di cani randagi, ma i proprietari del cortile hanno presto rinvenuto una strana impronta con tre dita. Il cane da guardia, fra l'altro, non ha minimamente reagito di fronte all'essere che si era introdotto nella voliera: non ha nemmeno abbaiato.

La settimana scorsa, un'impronta a tre dita su un campo di patate e urla disumane avevano terrorizzato gli abitanti del villaggio Krasnogorskij nella provincia di Emanželinsk. A questo proposito la popolazione si è divisa nelle opinioni: alcuni ritengono che nella zona ci sia un chupacabra, nonostante non si siano registrati episodi di conigli sbranati, altri, invece, sono convinti che si tratti di uno yeti.

Per quanto riguarda l'ultimo caso di presunta aggressione da parte di un branco di "succhia-capre", gli zoologi sono scettici: «Molto probabilmente si tratta di un cane selvatico, un incrocio cioè fra un lupo e un comune cane domestico. Lo si può capire dalle orecchie e dalla coda. Questi animali possono in effetti avere canini molto lunghi e, in generale, alcuni tratti sono ipertrofici, mentre altri, come ad esempio la coda, sono più piccoli del normale. Il fatto che siano stati avvistati diversi esemplari tutti insieme suggerisce che si tratti di individui di una stessa famiglia», così ha riportato le parole del veterinario Karen Dallakjan, al quale è stata mostrata la fotografia di un chupacabra morto, il portale «Pervyj Oblastnoj».

Čeljabinsk, Chiara Caccialanza

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