Artek era un centro internazionale per l'infanzia creato nel 1925 in epoca sovietica all'inizio per ospitare i bambini malati di tubercolosi. Negli anni '60 ebbe il momento di maggiore fulgore fino a ospitare 27mila bambini all'anno provenienti da tutti i paesi del blocco comunista. Fiore all'occhiello della propaganda dopo la dissoluzione dell'Urss tornò all'Ucraina, ma decadde fino a chiudere i battenti nel 2009. Oggi, con la Crimea passata sotto la bandiera russa il centro torna in auge, il governo filo-Putin, infatti, ha deciso di far tornare il fiore all'occhiello dell'URSS agli antichi splendori e gloria.
Il presidente russo Vladimir Putin ospite ad Artek nel 2001
Un particolare, un segno distintivo degli ospiti di Artek era uniforme, composta anche di un foulard triangolare prima rosso, poi durante il dominio ucraino, color blu (uno dei colori della bandiera ucraina).
Il primo ministro russo Dmitrij Medvedev ha firmato il decreto ministeriale che affida l'esclusiva fornitura delle uniformi per i ragazzi che soggiornano in Artek (Crimea) alla società Bosco di ciliegi, il cui titolare, Mikhail Ernestovich Kusnirovich, è Commendatore Ordine al Merito della Repubblica Italiana, conferitogli nel 2006.
Mikhail Kusnirovich ospite ad Artek
La società che fa capo a Kusnirovich ha vinto gara pubblica d'appalto per le forniture ad Artek uniformi per gli ospiti, biancheria da letto e altri articoli tessili per l'ammontare di quasi 2 milioni di euro.
Mikhail Kusnirovich con l'ambasciatore d'Italia a Mosca Cesare Maria Ragaglini
Centro internazionale per l'infanzia Artek è stato nazionalizzato dal governo russo nella primavera del 2014, dopo la riunificazione della Crimea con la Federazione Russa.
Ambasciatore d'Italia a Mosca Cesare Maria Ragaglini rassicura Commendatore Ordine al Merito della Repubblica Italiana Mikhail Kusnirovich
Il governo russo ha approvato un programma per lo sviluppo e promozione di Artek per l'ammontare di 12 milioni di euro.
Mosca, Vsevolod Gnetii
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