Agenti di sicurezza russi di guardia nel Cremlino hanno fermato un cittadino cinese che tentava di entrare all'interno della residenza ufficiale del presidente russo Vladimir Putin, affermando di essere «residente coinquilino».
L'uomo, classe 1985, è stato fermato alla Torre del Salvatore e accompagnato dagli agenti al più vicino commissariato di Pubblica Sicurezza che, per l'ironia della sorte, si chiama «Chinatown» (in russo Kitaj-gorod) dove è stato sottoposto alla visita psichiatrica. Il medico ha deciso di farlo ricoverare per sottoporlo al trattamento sanitario obbligatorio (T.S.O.).
Nel marzo del 2011 una donna russa, residente nella provincia di Bryansk, è riuscita a bordo di un'auto con due figli minorenni, ad arrivare alle porte del Cremlino. La donna, chiudendosi all'interno dell'abitacolo, ha chiesto l'incontro personale con il presidente russo, cercando in tal modo di ottenere la casa popolare e aiuti materiali.
Nel corso delle trattative gli agenti sono riusciti a convincere la donna di tornare a casa e di inoltrare la domanda secondo le modalità previste dalla legge.
Mosca, Vsevolod Gnetii
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