Nel 2016 la Russia, nonostante le difficoltà finanziarie, ha aumentato le sue spese militari del 5,9%, arrivando a toccare i 69,2 miliardi di dollari e piazzandosi al terzo posto al mondo. Lo si dice nell'annuale rapporto del SIPRI (Istituto Internazionale di Ricerche sulla Pace di Stoccolma). Il 55% del budget militare russo è stato destinato al finanziamento del programma statale di armamenti.
Al primo posto per le spese militari ci sono gli USA (611 miliardi di dollari, con un aumento dell'1,7%), al secondo la Cina (215 miliardi di dollari, con un aumento del 5,4%). Nel complesso le spese militari mondiali nel 2016 sono state di 1.686 miliardi di dollari, vale a dire il 2,2% del PIL mondiale. In Medio oriente si è registrata la percentuale di aumento del PIL più alta, in media del 6%. Gli indicatori più bassi ci sono invece stati nell'America del Nord e in quella del Sud, intorno all'1,3% del PIL.
Gli analisti hanno messo in evidenza come l'Arabia saudita sia stata costretta a diminuire le spese per la difesa di 25,8 miliardi di dollari, facendo registrare un record tra i paesi esportatori di petrolio. Il tutto è avvenuto a causa della caduta del prezzo del petrolio. In Russia al contrario le spese militari sono aumentate nonostante il calo del costo dell'«oro nero».
Anche altre potenze petrolifere nel 2016 hanno ridotto il budget dei loro ministeri della Difesa: il Venezuela del 56%, il Sud Sudan del 54%, l'Azerbaigian e l'Iraq del 36%. L'Arabia saudita nel 2016 ha diminuito le spese per la difesa del 30%. Solamente due dei 15 paesi con il maggiore calo delle spese militari nel 2016 non sono esportatori di petrolio, si dice nel documento. Algeria, Iran, Kuwait e Norvegia sono invece riuscite, nonostante il crollo dei prezzi del petrolio, a mantenere l'ammontare delle spese per la difesa al livello precedente.
Leader per le spese militari restano gli USA, scrive la BBC. Il presidente del paese Donald Trump si appresta ad aumentare le spese per la difesa nel 2018 del 9%, vale a dire di 54 miliardi di dollari. Le spese militari dei paesi dell'Europa occidentale crescono per il secondo anno consecutivo: nel 2016 sono aumentate del 2,6%. Leader in questa gara è l'Italia con un aumento dell'11%. Un quadro analogo lo si osserva nei paesi dell'Europa centrale, i quali l'anno scorso hanno aumentato le spese militari del 2,4%.
«L'aumento delle spese per la difesa in molti paesi dell'Europa centrale si spiega in parte con la percezione della Russia come paese che rappresenta una minaccia crescente. E questo sebbene le spese militari della Russia nel 2016 abbiano costituito soltanto il 27% del totale delle spese militari dei paesi europei membri della NATO» – ha commentato le cifre il ricercatore capo del Programma degli armamenti e delle spese militari del SIPRI Simon Vezeman.
Stoccolma, Ivan Gridin
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