Nel capoluogo della Siberia sudoccidentale il tribunale locale ha condannato a pene esemplari, 12 anni di carcere duro per ciascuno, i due cannibali.
Il giudice legge la sentenza
L'orribile delitto risale al giugno del 2014, quando due uomini, residenti locali Kirill Nemykin e Serghej Metliajev hanno conosciuto per strada una ragazza, invitandola all'abitazione di uno di loro per bere insieme un bicchierino.
I due cannibali sul banco degli imputati
Durante il convivio è scoppiato un litigio per futili motivi. I due uomini hanno poi portato la ragazza, incapace d'intendere e di volere a causa dello stato d'ebbrezza, in una sauna adibita all'abitazione dove l'hanno stuprata a turno.
La ragazza, rendendosi più tardi conto di ciò che le era accaduto, ha minacciato di sporgere la denuncia alla polizia.
A quel punto i due delinquenti l'hanno uccisa e, tagliando della carne dalle cosce del cadavere, se la son mangiata.
I resti dello scheletro della vittima cannibalizzata
In seguito, smembrando il cadavere, l'hanno impacchettato, portato in un immondezzaio e l'hanno abbandonato in mezzo ai rifiuti.
I resti della vittima sono stati recuperati dalla polizia soltanto nel 2015, dopo che l'amante di uno dei due cannibali per vendetta l'avesse denunciato alla polizia.
Novokuzneck, Vsevolod Gnetii
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