Il Servizio Federale per la Migrazione russo registra un deflusso dal Paese dei lavoratori immigrati. Gli stranieri che vengono a cercare lavoro si trovano, infatti, a dover fare i conti con una normativa più rigida. Ora, per ottenere il permesso di lavoro in Russia, gli stranieri devono infatti superare esami di lingua russa ed anche produrre certificati e documenti il cui costo è ben lungi dall'essere alla portata di tutte le tasche.
Secondo il Servizio Federale per la Migrazione di San Pietroburgo e della Regione di Leningrado, nel primo mese di quest'anno la città e il territorio circostante hanno visto l'arrivo di soltanto dodicimila lavoratori immigrati dai Paesi vicini alla Russia. In totale, secondo le autorità, il calo annuale potrebbe raggiungere il 20%. Fondamentalmente si tratta di cittadini che provengono dai Paesi confinanti con la Russia. Il Servizio per la Migrazione collega il deflusso di questi lavoratori innanzitutto all'inasprimento della normativa sull'immigrazione e non alla situazione economica.
«In primo luogo, recentemente è cambiata la modalità di ingresso per i cittadini del Tadzhikistan. Siamo ben consapevoli del fatto che dal primo gennaio 2015 questi ultimi sono tenuti ad entrare muniti di passaporto, ma ciò, d'altra parte, è il minimo indispensabile per ottenere l'autorizzazione. In secondo luogo, riteniamo che la modifica della legge abbia in ogni caso causato la partenza di questi lavoratori stranieri; ci vorrà del tempo perché comincino a tornare, poiché devono ben capire cosa richiede loro la nuova legislazione», è la dichiarazione del Servizio Federale riportata da RBCdaily.
Dal 2015, gli stranieri che desiderano ottenere il permesso di lavoro sono tenuti a sostenere alcune prove di conoscenza della lingua russa, della storia e del diritto, ad ottenere una polizza di assicurazione obbligatoria contro le malattie e a sottoporsi ad una visita medica. Tutti i documenti necessari devono essere forniti entro un mese dalla data di arrivo in Russia.
Ottenere tutti questi certificati sarà molto caro per i lavoratori. Il costo del test è di 60 euro circa, la visita medica si paga all'incirca 55-60 euro, la polizza assicurativa dai 25 ai 45 euro. L'anticipo per il libretto di lavoro è di 45 euro. Inoltre, se entro due mesi alle autorità competenti non sarà stato notificato che il lavoratore straniero ha effettivamente trovato un impiego, il documento che consente di lavorare verrà annullato. I libretti di lavoro portano ogni anno circa 165 milioni di euro nelle casse della Regione di Leningrado e della città di San Pietroburgo.
Le autorità hanno già pensato a come sostituire questi lavoratori. Il Servizio Federale di Migrazione ritiene che l'alternativa siano gli studenti. «In epoca sovietica sono stati proprio gli studenti a fornire forza lavoro e a mio parere è prematuro parlare di situazione critica in questo senso», ha dichiarato un funzionario dell'agenzia.
San Pietroburgo, Chiara Caccialanza, Zoja Oskolkova
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