Le autorità carcerarie rumene hanno deciso di utilizzare l'istruzione come mezzo di ri-educazione dei galeotti. Secondo la legge del paese, i criminali comuni, reclusi nelle carceri, possono ottenere lo sconto di pena, pubblicando trattati ed articoli scientifici.
Nel corso dell'anno 2015, i detenuti rumeni hanno pubblicato 340 articoli, 250 in più rispetto all'anno scorso. Hanno una forte motivazione, perchè per ogni pubblicazione il periodo di detenzione dell'autore viene ridotto di 30 giorni.
Intanto, una tale passione dei detenuti per la scienza non piace per niente alla Procura del paese. Le autorità stanno controllando i professori dell'università, relatori dei criminali, e il Ministero della Giustizia ha proposto di abolire questa legge per prevenire gli abusi.
Da notare che negli ultimi anni la Direzione nazionale anticorruzione della Romania ha avviato centinaia di procedimenti penali contro funzionari rumeni di alto rango per abuso d'ufficio. In particolare sono finiti in carcere: Adrian Năstase, l'ex primo ministro rumeno, Sorin Oprescu, il sindaco di Bucarest, e Mircea Constantinescu, il capo del Dipartimento Sviluppo Economico del Municipio.
Bucarest, Ekaterina Rudnik
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