Inasprire la legislazione che disciplina la produzione e la vendita delle armi giocattolo destinate ai bambini. È la proposta avanzata dai membri della Camera Civica del Parlamento russo che puntano l'indice contro le copie realistiche di armi da fuoco, in quanto, secondo loro, sono causa di sempre più frequenti tragedie. Diversi rapinatori, infatti, secondo quanto risulta alle forze dell'ordine, le utilizzano per intimorire le loro vittime: le statistiche parlando di una rapina armata su dieci compiuta proprio con pistole giocattolo.
La scorsa primavera, ad esempio, nel Sud della Russia, tre individui hanno assaltato una gioielleria, puntando contro i commessi pistole finte: sono entrati nel negozio mascherati brandendo le armi, hanno rinchiuso i due dipendenti in un locale di servizio, arraffato i gioielli in mostra per un totale di 7,9 milioni di rubli (circa 145mila euro) e si sono dati alla fuga.
Ciò che più allarma i legislatori è la frequenza con la quale i rappresentanti delle forze dell'ordine – tratti in inganno – si trovano a ferire o addirittura uccidere adolescenti.
La Legge Federale autorizza, infatti, autorizza la Polizia ad utilizzare le armi contro quei soggetti che oppongono resistenza, avvalendosi di un oggetto che possa essere scambiato per un'arma da fuoco.
Già in molti paesi esistono limitazioni per la riproduzione di pistole e fucili. È il caso degli USA dove è vietata la vendita di copie realistiche di armi da fuoco che, per poter essere distinte da quelle vere, devono avere colori brillanti o essere fabbricate in plastica trasparente. Simili provvedimenti sono stati presi anche in Brasile e Venezuela.
Nell'Unione Europea, invece, 27 anni fa, venne istituita la «Giornata mondiale contro le armi giocattolo» che si celebra il 7 settembre: ai bambini viene proposto di consegnare le pistole e i fucili ricevendo in cambio peluche e dolcetti.
Fonte: «Izvestija»
Mosca, Zoja Oskolkova
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