Le autorità russe si stanno preparando ad adottare le modifiche alla legge, secondo le quali i russi residenti all'estero saranno tenuti a notificare eventuali cambiamenti di loro stato civile. Si tratta di matrimoni, divorzi, nascite di figli, cambiamenti di nome e così via. Questi dati verranno inseriti in un unico database gestito dal Servizio federale delle entrate della Russia (FNS).
Le modifiche sono state elaborate dal Ministero della Finanze della Federazione Russa su incarico di Vladimir Putin. Secondo il decreto presidenziale, questi cambiamenti contribuiranno a rafforzare il controllo sui pagamenti obbligatori nel Fondo pensionistico nazionale.
Le informazioni su atti dello stato civile registrati all'estero secondo le leggi degli altri paesi devono essere trasmesse agli uffici anagrafe presso la residenza del cittadino in Russia oppure all'ufficio consolare nel paese in cui risiede il cittadino russo. I documenti devono essere presentati entro e non oltre un mese dalla data del loro rilascio da parte delle autorità competenti dello Stato straniero.
I dati relativi ai matrimoni, ai divorzi, alle nascite di figli ed agli altri atti dello stato civile dei cittadini russi verranno inseriti nel Registro Elettronico Unificato Nazionale Russo, creato sulla base dei dati provenienti dagli uffici anagrafe o di stato civile russi e dalle Rappresentanze consolari all'estero e gestito dal FNS. Il disegno di legge sull'istituzione del registro così completo è stato presentato alla Duma di Stato da parte del Governo il 19 aprile scorso, a metà maggio i deputati l'hanno approvato in prima lettura e ora si stanno preparando per la seconda lettura.
Secondo gli esperti, queste misure contribuiranno a migliorare il controllo della seconda cittadinanza e dei flussi finanziari dei cittadini russi nelle banche estere. Ricordiamo, che a partire dal 2014 tutti i cittadini russi sono tenuti ad informare il Servizio federale della migrazione della Federazione Russa (FMS) di una seconda cittadinanza, così come informare le autorità russe di tutti i loro flussi finanziari esteri.
Tuttavia, gli avvocati ritengono che sia difficile che le informazioni sulle relazioni di parentela dei cittadini russi residenti all'estero facciano aumentare in modo significativo il volume del versamento delle tasse e dei tributi. Probabilmente, queste informazioni potrebbero contribuire a contrastare tentativi di aggirare la legge sulle società estere controllate dai cittadini russi nei casi in cui i beni vengono trasferiti al coniuge, il matrimonio con il quale si è concluso al di fuori della giurisdizione della Federazione Russa e, quindi, rimane ignoto alle autorità competenti. L'obiettivo più probabile di questa iniziativa potrebbe essere l'interesse della Russia per raccogliere quante più informazioni possibili sui propri cittadini e sulla loro attività, che s'inserisce perfettamente nella direzione generale di sviluppo del quadro giuridico nel campo di raccolta e scambio di dati con altri paesi.
Mosca, Ekaterina Rudnik
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