Novità importanti per il Codice della Famiglia della Federazione Russa: anche chi ha ricevuto condanne per reati di lieve e media entità potrà chiedere di adottare bambini. È quanto prevedono gli ultimi emendamenti approvati, anche se la decisione finale spetterà sempre al tribunale: saranno i giudici incaricati a stabilire se gli ex detenuti rappresentino o meno una minaccia per il minore.
Non tutti quelli che hanno scontato un periodo di detenzione, infatti, potranno diventare genitori: il magistrato, sottoporrà ad attento esame la gravità del reato commesso, il tempo trascorso dallo stesso e, soprattutto, la condotta del pregiudicato dopo l'uscita di prigione.
Nessuna attenuante per coloro che si sono macchiati di reati gravi, gravissimi e a sfondo sessuale, anche se dopo il periodo trascorso in carcere si riscontra una condotta esemplare ed impeccabile.
Le autorità hanno deciso di apportare queste modifiche al Codice della Famiglia dopo il caso di Sergej Anikiev, che si era rivolto al tribunale, chiedendo di poter adottare il figlio che la moglie aveva avuto da un altro uomo, e aveva visto la sua istanza rigettata.
Anikiev, di fatto, manteneva il piccolo di due anni e si occupava della sua educazione e il padre naturale aveva addirittura dato il suo consenso all'adozione. Successivamente, nella famiglia era nato un altro bimbo.
In questo contesto, il tribunale non ha nemmeno considerato il procedimento a carico di Anikiev concluso in virtù di un accordo raggiunto fra le parti in causa. Ed è venuta a crearsi una situazione paradossale per la quale i due bambini vivono nella stessa famiglia pur avendo status completamente diversi. Con evidenti ripercussioni sulla vita quotidiana: Anikiev, ad esempio, non può andare a prendere all'asilo il figlio della moglie senza che lei gli abbia prima firmato un'autorizzazione.
Mosca, Zoja Oskolkova
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