Donne e ragazze le cui forme non rientrano negli standard canonici della bellezza hanno deciso di farsi sentire, organizzando un flash mob sui social networks. Lo scopo del movimento è la lotta contro i pregiudizi che impongono norme severe nel vestirsi per le donne con forme abbondanti.
Le ragazze con taglia plus-size indossano intenzionalmente capi aderenti e aperti, che ancora di recente non pensavano neanche di portare, temendo una condanna da parte della società. Le attiviste del Body Positive Movement ritengono che le donne formose non debbano temere di scoprire le parti «poco attraenti» del loro corpo. Grazie a questo non soltanto diventano più sicure di sé, ma insegnano anche agli altri a vedere la bellezza indipendentemente dalla taglia dei vestiti.
Al flash mob si sono unite migliaia di seguaci tra le donne prosperose. Esse pubblicano alacremente in rete fotografie sotto l'hashtag #WeWearWhatWeWant («Noi ci mettiamo ciò che vogliamo»), dove appaiono in costumi da bagno interi, bikini e abiti leggeri, per dimostrare in modo lampante che la moda e la bellezza non devono essere limitate dalle misure.
Molte rappresentanti del Body Positive Movement del mondo della moda hanno ormai da tempo dimenticato l'imprescindibile «90-60-90», partecipando a diversi flash mob e iniziative, come si riteneva in precedenza, pensate per ragazze più magre.
Aggiungiamo che il 2016 è stato un vero e proprio regalo per coloro che non si possono definire magre. In soli pochi mesi le seguaci del Body Positive Movement si sono guadagnate più possibilità di vestirsi alla moda e in assoluta comodità. Dopo che una delle più famose modelle formato plus-size, Ashley Graham, ha lanciato la sua collezione di costumi da bagno per donne con le forme, i marchi sportivi internazionali hanno cominciato a collaborare con le modelle fuori misura per la promozione dei loro articoli.
Mosca, Zoja Oskolkova
© 2016, «New Day – Italia»