Decine di licei della capitale della Moldavia Chișinău rischiano di restare senza alunni delle classi superiori. Se la situazione non cambierà, i licei diverranno dei ginnasi, e gli alunni dovranno portare a termine gli studi in altre scuole.
Per metter su un'unica decima classe, gli insegnanti dei licei cittadini han dovuto faticare. Hanno organizzato giornate delle «porte aperte» e sono persino andati personalmente nei ginnasi di Chișinău per tentare di convincere gli scolari e i loro genitori a continuare gli studi dopo la nona classe nei loro istituti scolastici.
Gli esperti ritengono che le iscrizioni sotto la norma nelle classi superiori siano legate alla bassa natalità nel 2000, poiché proprio gli scolari nati in quell'anno devono ora iscriversi ai licei.
Oltretutto, gli alunni oggigiorno valutano attentamente le proprie forze prima di decidere di continuare a studiare. L'esame di diploma superiore, senza il quale non ci si può iscrivere alle università, è molto complesso. Quest'anno non è riuscito a passarlo quasi la metà degli alunni.
Ricordiamo che nel 2013 in Moldavia c'è stata una riforma dell'istruzione. I bambini di 6-7 anni frequentano la scuola elementare per quattro anni, dopodiché ha inizio il primo ciclo della cosiddetta istruzione media, che dura cinque anni. In seguito gli alunni possono scegliere dove prendere il diploma di maturità.
Per quel che riguarda il secondo ciclo, l'alunno, indipendentemente dalla sua scelta, può continuare ancora per due anni e completare l'istruzione media nella scuola, alla fine della quale conseguirà il diploma di maturità. L'altra variante è quella, dopo la 9ª classe, di passare al liceo dove dovrà fare ancora tre classi (dalla 10ª alla 12ª) e conseguire il diploma.
L'istruzione superiore si svolge invece nelle università, nelle accademie e in altri istituti. Tuttavia non tutti possono permettersi di studiare all'università, tanto che molti scelgono dei contratti di formazione, basandosi sul prezzo, e inondando in questo modo il mercato del lavoro di specialisti di professioni poco utili al paese.
Chișinău, Zoja Oskolkova
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