La stagione delle due ruote in Russia coincide con l'arrivo del caldo. Scatta l'allerta per pedoni ed automobilisti che dovranno prestare maggiore attenzione in questo periodo, caratterizzato da terribili incidenti che coinvolgono moto e motorini. Proprio per questo motivo, i responsabili del Servizio di Pattugliamento delle Strade sono corsi ai ripari, rivedendo e rendendo più restrittive le norme per i conducenti delle due ruote che dovranno comunque essere in possesso di regolare patente, come prescrive la legge.
Proprio da qui nasce il problema su cui occorre concentrarsi, quello degli adolescenti: dall'inizio dell'anno si sono verificati già 14 incidenti in cui sono stati coinvolti motorini guidati da minori di 16 anni che, in barba al divieto, si trovavano a circolare per le strade. La difficoltà – scrive Rossijskaja gazeta – è che fino al raggiungimento della maggiore età non è possibile imputare alcun illecito amministrativo. Le forze dell'ordine, quindi, possono soltanto obbligare i minori a scendere dal motorino ed intestare la multa ai genitori.
In virtù delle nuove restrizioni, i conducenti di scooter saranno equiparati a tutti gli altri utenti della strada per le violazioni del Codice. Ad esempio, per la guida in stato di ebbrezza, potranno incorrere nel ritiro della patente per un periodo di 1 anno e mezzo-2 e ricevere una multa di circa 500 euro. Prima che questi emendamenti entrassero in vigore, l'unica sanzione era al massimo una multa di mille rubli (circa 20 euro).
Solitamente sono gli agenti in motocicletta del Servizio di Pattugliamento delle Strade ad occuparsi degli scooteristi.
Ai tempi dell'Unione Sovietica erano proprio le motociclette i principali mezzi usati dai poliziotti. Le prime due ruote delle forze dell'ordine sono state le americane Harley-Davidson 120, utilizzate dagli anni '30 alla fine dei '50. Erano motociclette per un solo guidatore o per la maggior parte sidecar, per trasportare anche un secondo poliziotto o l'eventuale arrestato.
Dopo la fine della seconda guerra mondiale, l'Unione Sovietica aggiornò il parco moto, in virtù del programma di lend-lease avviato dagli Stati Uniti, introducendo le Harley Davidson WLA 42.
Contemporaneamente a queste, venivano utilizzate le motociclette militari М-72 e, negli anni '60, entrarono in servizio le Ural М-62, prodotte dalla fabbrica sovietica IMZ-Ural e dotate di un particolare equipaggiamento.
Man mano che venivano prodotte nuove versioni del modello «Ural», queste venivano fornite alla polizia sovietica, fino ad arrivare all'Ural М-67. Sono proprio queste le motociclette che si possono ammirare in molti film sovietici.
Mosca, Zoja Oskolkova
© 2015, «New Day – Italia»